Aveva 600 grammi di shaboo, droga sintetica che gli avrebbe fruttato più di 100.000 euro. Per questo, un giovane cinese di 20 anni è finito in carcere al termine di un’inddagine della squadra mobile di Prato. L’attività è iniziata in previsione del Capodanno cinese, un periodo durante il quale, secondo la polizia, sarebbe stato venduto lo stupefacente. Dalla questura pratese spiegano del resto che in occasione di alcune feste, come il Capodanno – sia quello occidentale che quello cinese – e Halloween – aumentano la richiesta e di conseguenza lo spaccio di droga.
L’attività di polizia e di intelligence espletata negli ultimi giorni si è concretizzata ieri, quando, nel tardo pomeriggio, personale della Polizia di Stato di Prato ha effettuato un servizio di verifica su una possibile attività di spaccio da parte del giovane arrestato. Personale in borghese della polizia si è appostato in borghese all’interno dove abita il giovane, sorprendendo l’orientale mentre si accingeva ad uscire dall’abitazione.
Fermato ed identificato per un ventenne cinese, irregolare e pregiudicato per reati specifici in materia di spaccio di stupefacenti (già nel maggio del 2019 tratto in arresto a Venezia nell’ambito di un’operazione che permetteva di sequestrare quasi 1.800 grammi di marijuana) gli agenti provvedevano ad effettuare la perquisizione dell’appartamento, rinvenendo alcuni involucri e numerose bustine di cellophane contenenti complessivamente circa 600 grammi di anfetamine, stupefacente del tipo comunemente detto shaboo, nonché pasticche di ecstasy per 9,80 grammi.
Tutta la droga veniva sequestrata, unitamente ad una bilancina di precisione ed a centinaia di bustine di cellophane vuote, verosimilmente da utilizzare per il confezionamento di singole dosi di Shaboo,le quali avrebbero fruttato sul mercato quasi 115.000 euro e sarebbero state destinate ai frequentatori di locali gestiti da orientali, in occasione degli imminenti festeggiamenti in città per il Capodanno, concludono dalla questura.
Il giovane è stato associato al carcere di Prato, in attesa del processo per direttissima della prossima settimana.