Il primo bug di un computer era per davvero un bug!

Il 9 settembre del 1947 alla Harvard University a Cambridge nel Massachussets viene scoperto il primo caso di bug (guasto) in un computer, il Mark II. Il bug era stato causato da una falena, rimasta incastrata tra i circuiti.

Il 9 settembre 1947, un team di informatici e ingegneri segnalò il primo bug di computer al mondo. Un bug è un difetto o un glitch in un sistema. Thomas Edison segnalò un “bug” nei suoi progetti già nel 1800, ma questo fu il primo bug identificato in un computer. Oggi, i bug del software possono influire sul funzionamento, la sicurezza e la protezione dei sistemi operativi dei computer. Il “debugging” e la gestione dei bug sono parti importanti del settore dell’informatica.

Questo bug, tuttavia, era letteralmente un “bug“, ossia un insetto. Il team dell’Università di Harvard a Cambridge, Massachusetts, scoprì infatti che il loro computer, il Mark II, forniva errori consistenti. Quando aprirono l’hardware del computer, trovarono una falena. L’insetto intrappolato aveva interrotto l’elettronica del computer. A coniare il termine bug in riferimento a un guasto informatico fu un membro del team che trovò la falena, la matematica e luogotentente dell’esercito Grace Hopper. Divenuta in seguito contrammiraglio della Marina degli Stati Uniti, Hopper fu una pioniere nello sviluppo della tecnologia informatica, aiutando a ideare UNIVAC I, il primo computer elettronico commerciale, e applicazioni navali per COBOL (linguaggio comune orientato al business).

Il computer in cui fu trovato il “bug”, il Mark II, fu costruito in seguito a un contratto firmato con l’università di Harvard nel febbraio 1945, dopo la riuscita dimostrazione del Mark I nel 1944. Fu completato nel 1947, e consegnato all’US Navy Proving Ground a Dahlgren, Virginia nel marzo 1948, diventando pienamente operativo dal fine di quell’anno. Una caratteristica unica del Mark II è che aveva hardware integrato per diverse funzioni come il reciproco, la radice quadrata, il logaritmo, l’esponenziale e alcune funzioni trigonometriche. L’esecuzione richiedeva dai cinque ai dodici secondi. Inoltre, il Mark II era in realtà composto da due sub-computer che potevano lavorare in tandem o operare su funzioni separate, per controllare i risultati ed eseguire il debug di malfunzionamenti.

Immagine d’apertura: il “bug” attaccato al diario di registro cartaceo del computer

Bibliografia e fonti varie

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