Il 26 maggio 1897 veniva pubblicato Dracula, il celebre romanzo gotico-horror di Bram Stoker.
Il romanzo Dracula dello scrittore irlandese Abraham Stoker, chiamato spesso Bram, realizzato in forma epistolare, ha introdotto l’omonima figura e fissato molte delle convenzioni del fantasy vampiresco. Pubblicato con un prezzo di copertina di soli 6 scellini tramite l’editore “Archibald Constable and Company”, il romanzo narra la vicenda del vampiro Dracula che si trasferisce dalla Transivlania in Ingilterra, alla ricerca di nuovo sangue di cui nutrirsi e di nuovi lidi in cui diffondere la maledizione non-morta che lo affligge. Ad opporglisi è un piccolo gruppo di persone guidato dal professor Abraham Van Hellsing.
Il romanzo è il risultato finale di anni di ricerche da parte di Stoker riguardo il folklore europeo in generale e le storie di vampiri in particolare. Tra le sue ricerche il testo che più lo influenzò fu il saggio di Emily Gerard del 1885 “Superstizioni della Transilvania“, il quale comprende appunto materiale sul mito del vampiro.
The Dead Un-Dead ( Il Morto Non-Morto ) era uno dei titoli originali di Stoker per Dracula, e il manoscritto era intitolato semplicemente The Un-Dead fino a poche settimane prima della pubblicazione. Gli appunti di Stoker per Dracula mostrano che il nome del conte era originariamente “Conte Wampyr”, ma Stoker fu affascinato dal nome “Dracula” durante le sue ricerche, dopo aver letto il libro di William Wilkinson An Account of the Principality of Wallachia and Moldavia with Political Observations Relative a Them (Londra 1820), che trovò nella Biblioteca di Whitby e consultò più volte durante le sue visite a Whitby negli anni Novanta dell’Ottocento. Il nome Dracula era il patronimico (Drăculea) dei discendenti di Vlad II di Valacchia, che prese il nome di “Dracul” dopo essere stato investito nell’Ordine del Drago nel 1431. Nell’antica lingua rumena, la parola dracul (rumeno drac ” drago “+ -ul” il “) significava” il drago “e Dracula significava” figlio del drago “. Al giorno d’oggi, tuttavia, dracul significa “il diavolo“
La reputazione di crudeltà di Vlad Dracula, terzo conte di Valacchia detto anche “l’impalatore“, ispirò quindi il nome dato al vampiro protagonista del romanzo di Stoker, sebbene, come sottolineato dalla studiosa Elizabeth Miller, a parte il nome e qualche menzione di storia rumena, il vampiro del romanzo di Stoker non mostri alcuna altra reale somiglianza con il conte sanguinario della Valacchia.
Tra gli anni 80 e gli anni 90 dell’Ottocento, vari autori come H. Rider Haggard, Rudyard Kipling, Robert Louis Stevenson, Arthur Conan Doyle e H. G. Wells avevano scritto molti racconti in cui creature fantastiche minacciavano l’impero britannico. La formula narrativa di Stoker era quindi già nota ai lettori quando Dracula fu pubblicato nel 1897. Ai lettori vittoriani dell’epoca piacque Dracula, ma fu solo con il suo adattamento cinematografico nel ventunesimo secolo che l’opera ottenne il suo status leggendario. Il romanzo infatti non ebbe un particolare successo all’epoca della pubblicazione, e anzi Stoker negli ultimi anni di vita era così povero che dovette chiedere un sussidio al Royal Literary Fund per sostenersi. Alcuni autori vittoriani dell’epoca furono tuttavia avanzati rispetto al loro tempo nell’opinione del romanzo, dalla gran parte dei lettori del periodo considerato non più di un gradevole romanzo d’avventura. Lo scrittore Conan Doyle, il celebre creatore di Sherlock Holmes, scrisse in una lettera a Stoker: “Scrivo per dirti quanto mi è piaciuto leggere Dracula. Penso che sia la miglior storia di diablerie che abbia letto da molti anni“. Una recensione del Daily Mail del primo di giugno del 1897 affermava lo proclamava un classico del genere gotico horror, superiore persino a Frankestein.
Nonostante Dracula sia indubbiamente il romanzo che ha contribuito maggiormente ad introdurre il genere del vampiro nella letteratura fantastica, non è stata la prima opera del genere. Il primo testo letterario noto a trattare il tema del vampiro nell’era moderna è stato probabilmente la poesia “La sposa di Corinto” di Goethe nel 1797. In seguito “Carmilla” di Sheridan Le Fanu, un romanzo gotico del 1872 su una vampira lesbica potrebbe aver contribuito a ispirare Stoker nello scrivere Dracula, così come potrebbe aver contribuito anche “Varney il Vampiro“, romanzo del 1845 di James Malcom Rymer.
Dal primo lungometraggio nel quale comparve il personaggio di Dracula, un film ungherese del 1921, “Drakula halála”, al quale seguì, nel 1922, “Nosferatu il vampiro“, film muto diretto da Friedrich Wilhelm Murnau, al 2004, secondo una stima approssimativa sono 160 i film in cui compare il vampiro ideato da Bram Stoker in un ruolo principale, un numero secondo solo a Sherlock Holmes.
Anni dopo la pubblicazione di Dracula un racconto breve “Dracula’s Guest” (L’ospite di Dracula) venne pubblicato postumo nel 1914, due anni dopo la morte di Stoker. “Dracula’s Guest” è stato, secondo la maggior parte dei critici contemporanei, il primo (o secondo) capitolo cancellato dal manoscritto originale e quello che ha dato il nome al volume, ma che gli editori originali avevano ritenuto non necessario per la storia complessiva.
La trama di “Dracula’s Guest” segue un viaggiatore inglese senza nome mentre vaga per Monaco prima di partire per la Transilvania. È la notte di Valpurga e il giovane inglese lascia stupidamente l’albergo, nonostante gli avvertimenti del cocchiere, e si aggira da solo attraverso una fitta foresta. Lungo la strada, sente di essere osservato da uno sconosciuto alto e magro (forse il conte Dracula).
Immagine d’apertura: la copertina della prima edizione di Dracula
Bibliografia e fonti varie
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- “The Land beyond the forest: source material for Dracula”. The British Library
- An account of the principalities of Wallachia and Moldavia – William Wilkinson, Longman, 1820 (Google Free eBook)
- Radu R. Florescu and Raymond T. McNally Dracula, Prince of Many Faces. Little Brown. 1989. ISBN 0316286567. pp. 229–31.
- Raymond T. McNally and Radu R. Florescu In Search of Dracula, The History of Dracula and Vampires (Completely Revised). Houghton Mifflin. 1994. ISBN 0-395-65783-0. pp. 8–9.
- Thackeray, Frank W.; Findling, John E. (2012). Events That Formed the Modern World. ABC-CLIO. ISBN 978-1598849011 – via Google Books.
- Richard Dalby “Bram Stoker”, in Jack Sullivan (ed) The Penguin Encyclopedia of Horror and the Supernatural, 1986, Viking, pp. 404–06 [405].
- Jøn, A. Asbjørn (2003). “Vampire Evolution”. METAphor (3): 19–23
- Jøn, A. Asbjørn (2001). “From Nosteratu to Von Carstein: shifts in the portrayal of vampires”. Australian Folklore: A Yearly Journal of Folklore Studies. University of New England (16): 97–106
- “Bram Stoker – Stoker, Irving & Count Vlad”. Today in Literature. 20 April 1912
- “Radu Florescu dead: Legacy of the Romanian ‘Dracula professor'”. Independent.co.uk. 20 May 2014.
- Blake, Marc; Bailey, Sara (2013). Writing the Horror Movie. Bloomsbury. p. 12. ISBN 978-1441196187.
- Belford, Barbara (2002). Bram Stoker and the Man Who Was Dracula. ISBN 0-306-81098-0.
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- Stoker, Bram, (1997). Dracula: or The Undead – A Play in Prologue and Five Acts, Ed. Sylvia Starshine, Pumpkin Books, Nottingham. ISBN 1901914046
- Stoker, Bram. “Article at the BBC Cult website”. BBC.
- “The Land beyond the forest: source material for Dracula”. The British Library. Archived from the original on 12 January 2021.