È tornato in carcere, da dove era uscito da poco tempo per una serie di reati associativi, rapine comprese, dopo aver brandito un coltello davanti al titolare di una sala giochi di Prato per rapinarlo di 20.000 euro. Sempre con la minaccia dell’arma, ha fermato un’auto condotta da un cinese ed è salito a bordo per fuggire, inseguito da un ufficiale dei carabinieri libero dal servizio. Il militare, che viaggiava con la moglie, è riuscito a bloccargli la strada ma lui, il rapinatore, ha mostrato di nuovo il coltello e ha cercato la fuga a piedi. Il carabiniere ha continuato a seguirlo e, all’arrivo delle volanti della polizia, il rapinatore è stato preso e arrestato.
Le volanti sono intervenute nella zona di via Bologna, fra il centro e la parte settentrionale della città, in ausilio all’ufficiale dell’Arma che stava rincorrendo l’individuo, armato di coltello, resosi responsabile poco prima di una rapina, nella non lontana via Terracini, in danno di un uomo italiano. Il rapinatore tentava di guadagnare la fuga bloccando un’auto di passaggio, condotta da un cittadino cinese, con all’interno anche un altro orientale, salendovi a bordo e minacciando il conducente con il coltello.
L’ufficiale si è posto immediatamente all’inseguimento del veicolo su cui si trovava il rapinatore, riuscendo con una tempestiva manovra a chiudere la strada all’auto che lo precedeva, da cui poi discendeva il rapinatore, che proseguiva la fuga a piedi in direzione centro città. Il militare si è qualificato e ha intimato più volte senza successo al rapinatore di fermarsi, ricevendo anzi una reazione verbale nell’uomo inseguito, che in una mano brandiva ed esibiva il coltello e nell’altra teneva una busta di plastica dove erano verosimilmente riposti i soldi rapinati in precedenza.
Una delle volanti, intervenuta immediatamente in zona, intercettava il fuggitivo in via Vincenzo da Filicaia, quasi all’altezza di via Strozzi, dove gli operatori della Polizia di Stato riuscivano a bloccarlo e disarmarlo; l’uomo in seguito veniva identificato per un quarantaquattrenne albanese residente a Prato, pluripregiudicato anche per reati specifici e di natura associativa, con condanne per rapina aggravata finite di scontare solo recentissimamente.
Subito dopo, si accertava che lo stesso aveva appena rapinato il titolare di una sala giochi della zona mentre si accingeva ad entrare nella filiale di un banca di via Terracini, per versare un’ingente somma, circa 20.000 euro, di cui il rapinatore si era appropriato con violenza.
L’albanese veniva pertanto tratto in arresto nella flagranza dei reati di rapina aggravata, resistenza e minacce a pubblico ufficiale, sequestro di persona e porto abusivo di arma, venendo tradotto, su disposizione dell’autorità giudiziaria, in carcere.