Firenze – Ad aprire il dibattito sulla manovra di bilancio in Consiglio regionale oggi, giovedì 21 dicembre, il presidente del gruppo di Forza Italia, Marco Stella, che ha svolto una serie di considerazioni, confessando la difficoltà ad esaminare tomi così complessi in tempi assai ristretti. Da qui l’invito al presidente Eugenio Giani a rispettare l’organizzazione dei lavori consiliari, accanto al ringraziamento per aver fornito lo slogan per la prossima campagna elettorale: “Più tasse per tutti”. E ricordando il programma dell’attuale governo regionale, dove si metteva nero su bianco che i bilanci delle aziende sanitarie fossero in pareggio e avere conti in ordine significasse non avere sorprese fiscali. “Come si è arrivati allora ad un simile aumento della pressione fiscale?” Si è chiesto il consigliere, parlando del “più grande prelievo fiscale mai visto in Italia: se volevate rimanere nella storia – ha affermato rivolgendosi ai colleghi di maggioranza – ci siete perfettamente riusciti”. E chiudendo l’intervento con un invito alla coerenza, Stella ha sollecitato i consiglieri di Italia Viva ad avere più coraggio: “Spetta a voi staccare la spina”.
“Questo bilancio passerà alla storia come quello che, dopo tanti anni, torna a mettere le mani in tasca ai cittadini della Toscana”. Lo ha detto Francesco Torselli, presidente del gruppo di Fratelli d’Italia. E vista l’impossibilità, in pochi giorni, di esaminare questa manovra, “stravolta poi da un emendamento”, che denota “assoluta mancanza di rispetto nei confronti dell’Assemblea legislativa della nostra Regione”, “l’unica valutazione che possiamo fare è siamo di fronte a un’aumento della pressione fiscale”. Nel corso del proprio intervento, dopo aver ripercorso la vicenda payback dal 2015 ad oggi, Torselli ha ricordato il miliardo e 300 mila euro stanziati dal Governo Meloni per garantire i servizi. Quindi, “eccoci a una serie di “falsità. È falso che non potevate fare altrimenti, perché sapevate da 18 mesi che il payback sarebbe anche potuto non arrivare”; ancora: “è falso che avete chiesto sacrifici a redditi più alti, perché li state chiedendo a partire da chi guadagna 1560 euro al mese”. E parlando di punto di non ritorno, nel dialogo tra centro-destra e centro-sinistra, secondo Torselli “o si fa politica o si fa campagna elettorale”. E “sperando davvero che si tratti di una tassa una tantum e non strutturale”, Torselli ha chiesto al Governatore Giani perché non abbia fatto la task force con il direttore Gelli e l’assessore Bezzini un anno fa, “per riorganizzare davvero, e in tempo utile, la sanità toscana”.
“Il mio intervento – preparato appena ricevuti i documenti della manovra di bilancio – viene meno nel momento in cui, con un colpo di spada, si decide di aumentare l’imposizione fiscale dei cittadini della Toscana”. Così Elena Meini, presidente del gruppo della Lega, che si è concentrata sulle ricadute che questa scelta avrà sulle famiglie toscane, che vanno a colpire cittadini con reddito da 1560 euro al mese in poi. E davanti a Eugenio Giani, “che più volte ha affermato di non essere il Governatore che aumenterà le tasse in Toscana”, la consigliera, “che mai avrebbe pensato ad una tale decisione”, ha invitato a fare chiarezza: “Lei parla solo di tassa per il 2024, ma nella proposta di emendamento si parla anche del 2025 e del 2026, quale strada si intende percorrere?”. Nel corso del proprio intervento la consigliera ha parlato dell’eccellenza della sanità toscana, riferendosi alla professionalità e umanità degli operatori sanitari, “non certo alla governance, alle liste di attesa o all’organizzazione del sistema nel suo complesso”. Per affermare con forza che “decidere di aumentare le tasse è un errore, tanto più in questo momento, di fronte ad aziende e famiglie colpite anche dall’alluvione”. E nella convinzione che “tutto poteva essere evitato, se 18 mesi fa ci si fosse messi ad un tavolo per risolvere la situazione”, Meini ha concluso: “Non vogliamo nuove tasse per i cittadini”, auspicando che nessun consigliere vada a decidere a cuor leggero una simile imposizione, e che magari l’assessore al Bilancio possa finalmente attribuire la delega.
Secondo Marco Landi (Lega), c’è “un’anomalia che si trascina da tempo nella sanità, che risale ai 10 anni di presidenza Rossi e ai 10 anni di assessore alla sanità di Ross”i. Nel bilancio 2018 e 2019, ha ricordato, “erano già in essere problemi sul bilancio e nel 2021 si registrava un buco di 500 milioni e, infine, già nel 2022 il problema del Pay back si segnalava come un problema importante”. La scelta di aumentare le tasse ai cittadini toscani “è una scelta di questa maggioranza, mentre altre Regioni hanno fatto scelte diverse”. Per Landi, “c’è una difficoltà crescente che riguarda i territori e i servizi che, con l’accorpamento nelle tre Asl, ha fatto aumentare i costi e comportato un peggioramento dei servizi. Liste d’attesa non affrontate in modo convincente, i medici di base in difficoltà rispetto alla digitalizzazione crescente, senza contare che esistono, nella nostra regione, dei problemi veri e occorre un’azione più efficace per il contenimento dei costi generali”. Landi ha affermato che “occorre cambiare passo e strategia sulla sanità, un settore che è importante anche per il centro destra. Lo sforzo comune che dobbiamo fare è lavorare seriamente nella commissione sanità per restituire servizi più efficienti ai cittadini toscani. Un’altra anomalia che vorrei segnalare che non può restare nella maggioranza Italia viva e non votare l’atto principale della legislatura come il bilancio sulla sanità.”
Vincenzo Ceccarelli (Pd) ha sottolineato l’importanza di approvare il bilancio della Regione Toscana e ha ricordato che, “oltre al reperimento di ulteriori risorse per la sanità, l’attuale manovra finanziaria impegna nuove risorse per la difesa del suolo (160 milioni di euro) e per interventi a favore dei giovani, offre risposte adeguate sul versante sociale (ERP e contributo affitto), destina ingenti risorse per la cultura”. Ceccarelli ha ricordato che “si sono riscontrati problemi sul servizio ferroviario, con un peggioramento delle azioni di RFI e Trenitalia, e li dobbiamo intervenire con maggiore forza. Altre criticità si riscontrano sui problemi viari, sulle piste ciclabili e sulle strade di montagna, dove mancano le risorse necessarie”. Riguardo alla Sanità regionale, ha detto, “la sua eccellenza è certificata da tutte le agenzie nazionali e, come ha coerentemente spiegato in aula il presidente della commissione Enrico Sostegni, per noi è fondamentale continuare a migliorare la qualità del servizio, ma occorrono ulteriori risorse dallo stato e un incremento del numero dei medici”. Anche per la Corte dei Conti, ha aggiunto, “l’aumento della ripartizione del fondo sanitario previsto non riesce a coprire i maggiori costi dei servizi sanitari. Occorre poi ricordare le ingenti spese per il Covid e i tagli previsti al Pnrr”. Infine, un passaggio rivolto all’alleato di governo Italia Viva. “In una coalizione – ha detto – si deve dare il proprio contributo in tutte le situazioni, non si può scegliere la strada di Italia Viva che condivide i meriti e non vuole avere responsabilità per le scelte più difficili. La soluzione di una tassazione crescente in base al reddito è dovuta alla necessità di non colpire con aumenti di ticket le fasce più bisognose. Si deve guardare al futuro garantendo sempre maggiori servizi e lo sbilancio di 180 milioni può essere recuperato in futuro”.
Gli interventi integrali dei presidenti dei gruppi possono essere visionati e ascoltati sul canale youtube del Consiglio regionale della Toscana
(testo a cura di Paola Scuffi e Riccardo Ferrucci)