«Non può esistere uno Stato etico che ti fa autocertificare se la tua #relazione affettiva è stabile o saltuaria: se nessuno si indigna per questo, significa che abbiamo un problema». Lo scrive Matteo #Renzi nella enews. «La libertà di movimento, la libertà religiosa e tutte le altre libertà non sono ‘consentite’ da un Governo: la libertà viene prima del Governo. La libertà legittima il Governo, non viceversa. Quando succede il contrario, sono tempi bui per tutti. E se anche rimanessi il solo a dirlo, continuerò a farlo ad alta voce».
«Il problema non è il rapporto con il Governo – sottolinea l’ex premier – Ho solo spiegato perché continuare a intervenire sulle libertà costituzionali in questo modo è sbagliato e costituisce un pericoloso precedente. Lo dirò anche giovedì in Aula in Senato». In ogni caso «noi voteremo comunque a favore del Decreto Legge del ministro Gualtieri su liquidità e aiuti, sperando che i soldi arrivino prima possibile nelle tasche degli italiani».
«Bellissima l’immagine del Ponte di Genova ricostruito a tempo di record. Quando sblocchiamo la burocrazia, l’Italia riparte. Vale per il ponte oggi, come valeva per l’Expo o Pompei ieri. Ma vale anche per domani: per l’edilizia scolastica, per i cantieri del dissesto idrogeologico, per tutto ciò che costituisce il Piano Shock», scrive ancora Renzi. «Ci sono 120 miliardi di euro da spendere per opere utili: perché perdiamo ancora tempo? L’Italia deve ripartire. Sono molto preoccupato delle previsioni economiche. Ci sarà una carneficina di posti di lavoro: muoviamoci a ripartire o sarà troppo tardi». (AdnKronos)