a cura di: Cristiana Perrella, Andrea Viliani
curatrice associata: Vittoria Pavesi
2 ottobre 2022 – 3 giugno 2023
Opening: 1° ottobre 2022 – ore 11.00
A cura dell’artista, poetessa e performer Mirella Bentivoglio (Klagenfurt, 1922-
Roma, 2017), la mostra Materializzazione del linguaggio fu inaugurata il 20
settembre del 1978 ai Magazzini del Sale alle Zattere, nell’ambito della 38.
Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Concepita come il racconto del “rapporto fra la donna e il linguaggio” e
dedicata alle ricerche verbo-visuali di 90 artiste e poetesse internazionali, la
mostra comprendeva una molteplicità di materiali eterogenei e di pratiche
individuali e collettive che, nel loro insieme, materializzavano un linguaggio
inteso e praticato come una modalità di comunicazione “non condizionata e
trasgressiva”. Rifiutando il linguaggio patriarcale, opere visuali e testuali,
volumi di poesia e prosa, libri d’artista e ricami, performance dal vivo e video,
disegni e grafiche, appunti e scarabocchi, fogli e carte si articolavano nella
mostra del 1978 come espressione poetica e consapevolezza critica, immagine
di un’autorappresentazione collettiva, tracce di memoria individuali, corpi in
azione.
La natura di “ricognizione”, “censimento”, “archivio” della mostra rendeva
labile la distinzione fra lo statuto dell’opera e quella del documento, fra la
tridimensionalità espositiva e la bidimensionalità editoriale, fra la verticalità
del muro museale e l’orizzontalità della vetrina archivistica. Intensificando
invece la relazione imprevedibile fra l’artefatto e la vita agita, la ricerca
alfabetica delle artiste in mostra procedeva parallelamente con una
affermazione di identità, all’interno di un percorso tanto intellettuale quanto
politico. Non è forse un caso che il 1978 sia anche l’anno di pubblicazione del
volume Taci, anzi parla. Diario di una femminista da parte della scrittrice e
critica d’arte Carla Lonzi (Firenze, 1931-Milano, 1982), teorica
Rafensteiner Weg 19, Bolzano, Italy
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dell’autocoscienza e della differenza sessuale e co-fondatrice in quegli anni del
gruppo, manifesto e casa editrice Rivolta femminile.
Materializzazione del linguaggio rappresentò di fatto, sulla base di quanto
dichiarato da Bentivoglio stessa, una tardiva reintegrazione delle pratiche
artistiche femminili e femministe in un’edizione della Biennale di Venezia
evidentemente non ancora pienamente consapevole di esse e della loro
rilevanza, anche se la percezione che si trattasse di un evento marginalizzabile
determinò le premesse per la sua sostanziale rimozione storiografica, almeno
fino all’omaggio riservato proprio a Bentivoglio nel contesto dell’edizione della
Biennale di Venezia curata, nel 2022, da Cecilia Alemani. E fino a questa
mostra, che rimaterializza integralmente, nel 2022, la mostra del 1978.
Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978–2022 – prima mostra collettiva
organizzata dalla Fondazione Antonio Dalle Nogare, in occasione del
centenario della nascita di Bentivoglio – si propone come il primo tentativo di
una ri-costruzione filologica di questa mostra, ma anche come la ri-attivazione
e ri-contestualizzazione contemporanea delle sue istanze storiche.
La mostra – a cura di Cristiana Perrella e Andrea Viliani, con la curatrice
aggiunta Vittoria Pavesi – presenterà una selezione delle opere
originariamente esposte, insieme ad altre coeve e a materiali di
documentazione in parte inediti (catalogo, manifesto, fotografie
dell’allestimento, dell’inaugurazione e delle performance) in un nuovo
progetto di allestimento concepito dall’architetto e artista Matilde Cassani.
L’allestimento della mostra, modellato sulla tassonomia alfabetica di un
archivio, è immaginato per essere il punto di avvio per l’immaginazione, la
creazione e la condivisione di ulteriori alfabeti e quindi di ulteriori narrazioni,
in cui sarà coinvolto anche il pubblico. La matrice dell’alfabeto è, del resto,
anche quella da cui tutte le artiste in mostra partono nelle loro opere, al fine
di farlo proprio, sovvertirlo e rifondarlo.
Il linguaggio della mostra sarà periodicamente e progressivamente rimaterializzato anche dagli interventi di tre artiste contemporanee — Monica
Bonvicini (Venezia, 1965), BRACHA (Bracha L. Ettinger, Tel Aviv, 1948) e
Nora Turato (Zagabria, 1991) — e attraverso una pluralità di eventi, sia digitali
che dal vivo. Anche in questo modo Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978
-2022 si configura come un discorso che, semplicemente, sta continuando
ancora oggi.
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Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978 -2022 rappresenta il primo capitolo
di un progetto di ricerca di lungo termine, condotto dai curatori per indagare
esistenza e consistenza dei Musei di carta, ovvero per esplorare
l’interconnessione fra l’identità dell’istituzione museale e quella dell’archivio,
fra le opere custodite nel primo e i documenti conservati nel secondo,
analizzando le manifestazioni storiche e ri-attualizzando le pratiche artistiche
e curatoriali basate sull’archivio (archive-based) in cui si confrontano e
confondono gli statuti di museo e archivio, opera e documento.