Vaccari: «Spezziamo la catena dell’odio. Insieme in silenzio e nella condivisione del dolore».
Rondine Cittadella della Pace accoglie l’invito di padre Bernardo Gianni, priore dell’abbazia di San Miniato al Monte di Firenze. Un appello ad unirsi alla fiaccolata di lunedì sera che vuole portare un messaggio di pace e speranza attraverso la presenza nel silenzio e nel profondo rispetto del dolore dei popoli del Medio Oriente tragicamente afflitti guerra. «Non avremo parole da pronunciare, slogan da gridare, vessilli da esibire: i nostri volti, i nostri sguardi, il nostro silenzio, la nostra coscienza memore tanto del dolore degli ostaggi e dei loro congiunti, quanto del fiume di sangue, in grande parte innocente, versato in questi giorni di ferocia, e, ancora, il fuoco amico di fiaccole accese come argine al buio della notte, saranno loro soltanto il nostro messaggio sempre rinnovato di pace e di speranza». Queste le parole di padre Gianni che Rondine accoglie in piena consonanza con suoi valori e il lavoro nella Cittadella della Pace che custodisce quelle amicizie impossibili tra giovani appartenenti a popoli che la storia ha reso “nemici” ma che non si arrendono alla logica della guerra e con coraggio e fatica cercano ogni giorno di scoprire la persona dietro la bandiera, di riconoscersi nel dolore dell’altro e riscoprirsi umani. «In questi giorni in cui la ferocia e la brutalità della guerra imperversa è ancora più importante trovare spazi per il dialogo tra i popoli». Afferma il Presidente Franco Vaccari. «Il contributo più grande che ognuno di noi oggi può portare è quello di fare tutto quello che possiamo per spezzare la catena dell’odio e della violenza. Siamo grati a padre Bernardo per questa chiamata alla società civile e alle diverse comunità nel segno della famiglia umana».