Il 24 maggio 1844 viene inaugurata la prima linea telegrafica ufficiale al mondo, la quale collega Baltimora e Washington D.C, usa il telegrafo elettrico Morse, inventato insieme all’omonimo codice da Samuel Morse nel 1837. Il messaggio inaugurale, suggerito a Samuel Morse da Annie Ellsworth, è tratto dalla Bibbia e dice: “Che cosa ha operato Dio!“
Il telegrafo è un sistema di comunicazione a distanza ideato per la trasmissione di dati (lettere, numeri e segni di punteggiatura) facendo uso di determinati codici, a differenza del telefono, sviluppato successivamente, il quale trasferisce dati vocali.
I primi esempi di telegrafo non erano elettrici, e risalgono alla fine del 700′, quando Claude Chappe e il fratello Ignazio Chappe lavorarono allo sviluppo di un sistema telegrafico basato su una catena di segnalatori. Nel 1793 presentarono al pubblico il modello di telegrafo ad asta, provvisto di una torre su cui era installato un braccio rotante che portava alle estremità due bracci minori; al tutto si facevano assumere configurazioni standard di lettere, numeri e ordini di servizio. Da una postazione successiva, distante diversi chilometri, un addetto dotato di cannocchiale riceveva il messaggio e lo ripeteva alla stazione ancora successiva. La prima linea commerciale fu aperta nel 1794 tra Parigi e Lilla. Il sistema ebbe successo e nei decenni seguenti si sviluppò una rete di centinaia di segnalatori telegrafici, rete che collegava Parigi con le zone periferiche della Francia e oltre, seguendo l’espansione dell’impero napoleonico. Due anni dopo lo scienziato tedesco Franz Karl Achard costruì un telegrafo ottico da campo che utilizzava un codice criptato, per risolvere l’ovvio problema della riservatezza, dovuto al fatto che i bracci rotanti erano visibili non solo dal destinatario del messaggio ma da chiunque. Lo provò fra Spandau e Berlino, ma l’esercito prussiano non ne volle sapere.
Vi furono vari altri sistemi telegrafici sviluppati, ma quello che si affermò definitivamente ed ebbe successo fu il telegrafo elettrico sviluppato da Morse. In breve il sistema si diffonde in tutti i continenti e forma una fitta rete. Con il tempo si hanno perfezionamenti, quali l’uso degli isolatori in vetro o in ceramica, il filo di rame (al posto del ferro) ed il sistema duplex, che consentirono di aumentare la lunghezza delle tratte e l’efficienza. Si forma anche una classe di operatori specializzati, alcuni dei quali arrivano a digitare il codice Morse a quasi 100 caratteri/minuto.
In Italia, a un mese dalle prove del 30 giugno 1847, Carlo Matteucci introduce il primo telegrafo elettromagnetico a quadrante tra Pisa e Livorno. E ad agosto del 1848 da Pisa percorre l’ultimo tratto della ferrovia Leopolda e completa la linea Livorno-Firenze. Seguono Lucca (15 giugno 1849), Poggibonsi e Siena (3 dicembre). Nel 1850 viene completata la linea Firenze-Prato-Pistoia-Pescia-Lucca. A Trieste il 12 febbraio 1849 viene aperto il primo ufficio telegrafico nell’Italia governata dagli austriaci. È collegato con Vienna per mezzo di un filo riservato ai dispacci di Stato sulla linea Lubiana-Trieste (179 km). A Trieste il 18 febbraio 1850 il servizio viene esteso alla corrispondenza privata ed è tra i più rapidi e rilevanti d’Europa.
Per la telegrafia senza fili bisogna attendere il 1896 quando Guglielmo Marconi per primo deposita il brevetto d’un sistema di telegrafia senza fili, mediante il quale nel dicembre del 1901 invia segnali attraverso l’Atlantico. Nasce la radio e nel 1907 vengono stabilite le prime comunicazioni transoceaniche affidabili.
In seguito all’avvento del telefono, la telegrafia cade in disuso, utilizzata solo in alcuni settori come la marina, all’interno della quale ne viene abbandonato infine l’utilizzo solo nel 1999, sostituita dalla tecnologia digitale GMDSS.
Immagine d’apertura: telegrafo di Morse
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