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Sanità: più risorse per persone con disabilità gravissima, mozione all’unanimità

L’atto è stato presentato dal gruppo di Italia Viva

di Paola Scuffi, 13 settembre 2023

Firenze – Unanimità in Aula di palazzo del Pegaso su una mozione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Governo affinché vengano incrementate le risorse destinate al Fondo per la non autosufficienza, indirizzato alle disabilità gravissime, e al Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare, così da soddisfare le domande idonee sul territorio e promuovere un percorso di presa in carico globale, incentrato sulla persona e sui familiari.

Nell’illustrare l’atto, il consigliere Maurizio Sguanci (FI) – che al tempo della deposizione del provvedimento, faceva parte del gruppo di Italia Viva con Stefano Scaramelli – ha parlato di mozione “non solo di buon senso ma anche innovativa, perché ha come caposaldo fondamentale la possibilità, per il familiare, di fare da caregiver del proprio figlio”. Come si sottolinea nel testo, le istituzioni non possono eliminare la sofferenza e il dolore di queste persone, ma sono chiamate a tutelare i più deboli, cogliendo quelle sfide che possano rendere migliore la loro vita.

Nel corso del dibattito sono intervenuti Federica Fratoni (Pd) e Giovanni Galli (Lega) che, dopo aver annunciato il voto positivo, si sono soffermati rispettivamente sul lavoro portato avanti dalla Regione Toscana, ma anche sulla necessità di dimostrare più coerenza: “su una mia mozione, riguardante il sussidio a famiglie con minori e alla richiesta di maggiore impegno da parte dell’esecutivo regionale, l’Aula si è espressa in modo diverso”.

L’atto votato all’unanimità, infine, impegna la Giunta toscana a “valutare l’attivazione di strumenti a propria disposizione per integrare la copertura finanziaria necessaria per la realizzazione dei singoli interventi di rilevanza sociale, affinché siano evase quante più istanze possibili presentate da persone che si trovano nelle condizioni di disabilità gravissima”.

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