Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Il presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni (Pd): “La norma si inserisce tra gli obiettivi della semplificazione delle procedure amministrative”
Approvata all’unanimità questo pomeriggio dal Consiglio regionale della Toscana la legge che abolisce l’obbligo di certificazione per la riammissione a scuola dopo cinque giorni di assenza. Ad illustrarla il presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni (Pd), che ha spiegato come essa si inserisca tra gli obiettivi della semplificazione delle procedure amministrative e come la richiesta di tale certificazione non sia più supportato da “motivazioni scientifiche”.
“Il gruppo di lavoro interministeriale – ha detto Sostegni – già nel 2006 aveva osservato che le malattie infettive sono spesso contagiose in fase di incubazione, ma raramente quando il soggetto è convalescente. Un’opinione condivisa anche dall’Organismo Toscano per il Governo Clinico, che si è pronunciato nel gennaio 2020. Andiamo dunque a eliminare un appesantimento burocratico ormai privo di senso”.
Sostegni ha poi ricordato come in Italia siano già 11 le Regioni che hanno eliminato la certificazione per la riammissione a scuola e che, in caso di malattie infettive, resti in vigore l’obbligo di denuncia da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri alle autorità competenti, così come gli obblighi di certificazione per rientro a scuola.
La norma era stata licenziata all’unanimità dalla commissione Sanità, dopo aver acquisito il parere dei pediatri, e aveva ottenuto il parere favorevole della commissione Istruzione e cultura.
A ribadire il voto favorevole il consigliere Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia). “In commissione Istruzione abbiamo audito il parere positivo dei rappresentanti dei dirigenti scolastici della regione – ha affermato – È una norma che va a semplificare il settore della medicina”.