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Sanità: sì all’unanimità a risoluzione su trasporto sociale per soggetti con fragilità socio economica

L’atto è stato illustrato in Aula dal presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni

di Riccardo Ferrucci

Firenze – Approvata dall’aula all’unanimità la Risoluzione “In merito al servizio di trasporto dedicato ai soggetti con fragilità socio-economica” che chiede di rivedere, al temine del percorso di sperimentazione, i criteri relativi al trasporto di soggetti con fragilità socio-economica, rivolgendo particolare attenzione a quelli affetti da patologie oncologiche. La risoluzione è stata illustrata in aula da Enrico Sostegni, presidente della Commissione Sanità, che ha ricordato di aver accolto nel testo anche le richieste arrivate dalle opposizioni e che il trasporto sociale deve essere finanziato con risorse aggiuntive, anche per arrivare ad una presa in carico maggiore delle richieste dei malati oncologici.

L’atto, ha ricordato Sostegni, “richiama l’entrata in vigore del nuovo modello organizzativo del trasporto sanitario di emergenza territoriale, così come previsto dalla delibera della Giunta del 2022”. Il documento fa seguito alle audizioni dei rappresentanti dell’Anci Toscana e del direttore generale della Sanità della Regione che si sono tenute in Commissione. La risoluzione impegna inoltre la Giunta a fornire un quadro certo dei finanziamenti dedicati al trasporto sociale e sanitario, prevedendo risorse aggiuntive rispetto a quelle attualmente assegnate alle Società della Salute e alle Zone Distretto. Chiede inoltre di procedere, nell’ambito del processo di riorganizzazione, a un’organica condivisione delle linee di indirizzo del nuovo servizio con tutti i soggetti coinvolti, al fine di giungere ad una omogenizzazione sull’intero territorio regionale, promuovendo un ulteriore snellimento degli iter burocratici, nonché a valutare un potenziamento delle capacità organizzative delle Società della Salute ed un ampliamento delle fasce Isee.

Infine l’atto impegna la Giunta a riferire alla Commissione consiliare a conclusione delle due fasi di sperimentazione (la prima prevista il prossimo 30 settembre e la seconda nel luglio 2024) su risultati e su eventuali criticità emerse in fase di implementazione del nuovo modello e relative ipotesi di modifica. In particolare, alla fine della prima fase, si chiede di fornire alla Commissione dati quantitativi e qualitativi sul numero dei soggetti oncologici richiedenti il servizio di trasporto e su quelli esclusi nonché i dati relativi al trasporto di persone disabili e portatrici di altre patologie.

Secondo Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) “il trasporto sociale per problemi oncologici è molto stringente e attuale, perché era gratuito fino a ottobre 2022, poi è diventato a pagamento.  Spesso le associazioni di volontariato devono gestire da sole le proteste dei cittadini. Nella delibera della Giunta sono richiesti valori ISEE molto bassi per accedere alla prestazione, inoltre si indica come criteri la presenza di un trasporto pubblico o di un parente disponibile, mentre ci troviamo di fronte a cure molto invadenti. Bisogna fare chiarezza sulle risorse disponibili, perché le Società della Salute non possono intervenire senza ulteriori finanziamenti, facciamo un percorso serio nell’interesse generale e per queste ragioni siamo a sostenere una risoluzione comune. Si deve affrontare anche il tema dei trasporti per disabili”.

Per Federica Fratoni (PD) “si deve ricordare le risorse limitate nella sanità che impone un utilizzo appropriato di ogni spesa aggiuntiva, occorre usare i fondi in modo efficace, comprendendo la differenza tra trasporto sanitario e sociale. Credo utile lavoro svolto in commissione per elaborare la programmazione sociale del trasporto senza far ricadere sulle spalle dei Comuni tali oneri e crede che con l’aiuto del volontariato si possa ottimizzare le risorse per dare risposte migliori ai cittadini”.

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