Inseguimento a tutta velocità, colpi di pistola, pericolo per i passanti e tentativi di disarcionare i poliziotti in moto. Tutto oltre a 30 chilogrammi di cocaina e 170mila euro in contanti. Quanto basta per portare in carcere un giovane di 32 anni, cittadino albanese, pur incensurato e regolare in Italia. Deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
È successo a Prato sabato pomeriggio. L’uomo, fermato per un normale controllo dalla polizia, ha accostato, ha spento la macchina e ha consegnato le chievi a uno degli agenti che gli avevano imposto l’alt. Il tutto con la massima tranquillità, finché non si è trattato di aprire il portabagli posteriore. A quel punto, l’albanese ha riacceso l’auto con il pulsante interno ed è scappato a forte velocità.
Ne è scaturito un rocambolesco inseguimento durante il quale il fuggitivo, oltre al grave rischio per l’incolumità dei passanti e degli altri conducenti circolazione, ha tentato più volte di disarcionare dalle moto e investire i due poliziotti che, grazie alle proprie qualità e capacità professionali, sono riusciti a evitare le collisioni e a non perdere il contatto visivo con il veicolo.
Non appena possibile, in piena sicurezza, uno dei poliziotti ha esploso alcuni colpi con la pistola di ordinanza all’indirizzo di una ruota dell’autovettura, colpendo uno pneumatico e facendo giocoforza rallentare il fuggitivo, costretto a entrare nel parcheggio sotterraneo di un supermerato, per poi fuggire a piedi.
Da qui un nuovo inseguimento, terminato con l’immobilizzazione dell’uomo in fuga.
La perquisizione eseguita a bordo dell’autovettura ha permesso di recuperare 26 panetti di cocaina per un peso complessivo di circa 30 kg, contenuto in un bustone di blu, e la somma di 140mila euro abilmente occultata nella carrozzeria. Non solo. Le successive perquisizioni sulla persona e a a casa dell’albanese hanno permesso di rinvenire e sequestrare 6 telefoni cellulari e altri 30.000 euro, per un totale in denaro di circa 170.000 euro, sequestrato quale provento delle attività di spaccio.
Durante il prolungato inseguimento, condotto a folle velocità per le vie cittadine, l’uomo ha messo a rischio l’incolumità degli operatori della squadra mobile e della squadra volanti, ma anche, più volte, quella di ignari
passanti, non essendosi fermato ai semafori e non avendo ma rallentato agli incroci.
Sono in corso gli accertamenti per stabilire la provenienza e la destinazione dell’importante quantitativo di sostanza stupefacente, che sul mercato, una volta lavorata e tagliata, nonché composta in singole dosi, avrebbe fruttato una notevolissima somma in denaro, pari a circa tre milioni di euro.