Iniziativa realizzata nell’ambito del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2023,
promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura
Padiglione Italia – Biennale Architettura 2023
Curatori: Fosbury Architecture
Commissario: Onofrio Cutaia
Spaziale presenta
Sea Changes: Trasformazioni Possibili
Progettista: Lemonot
Advisor: Roberto Flore
Incubatore: Cabudanne De Sos Poetas
Montiferru (Oristano), Sardegna
. Sea Changes: Trasformazioni Possibili è la sesta delle nove attivazioni
site-specific di “Spaziale presenta”, la fase propedeutica alla realizzazione di “Spaziale: Ognuno
appartiene a tutti gli altri”, il progetto del collettivo Fosbury Architecture (Giacomo Ardesio,
Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino, Claudia Mainardi) per il Padiglione Italia
alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, promosso dalla
Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Questa sesta attivazione avverrà nell’area del Montiferru, zona montuosa della Sardegna centrooccidentale, e coinvolgerà come progettista la piattaforma per pratiche spaziali e relazionali
Lemonot (Sabrina Morreale, Lorenzo Perri) e come advisor il ricercatore Roberto Flore.
Incubatore del progetto sarà Cabudanne De Sos Poetas.
Complessi e interconnessi, i sistemi di produzione e consumo alimentare sono spesso influenzati
da dinamiche internazionali che producono considerevoli effetti a catena. Nel corso degli ultimi
anni, importanti studi scientifici hanno dimostrato la necessità e l’urgenza di ripensarli in un’ottica
più sostenibile.
Ma come possiamo crearne di nuovi che siano culturalmente rilevanti anche per le generazioni
future? E quali saranno gli impatti che potrebbero generare sulle micro filiere produttive proprie
di ogni territorio?
Nel tentativo di dare risposta a queste necessità sempre più stringenti, il progetto di
collaborazione, prende in analisi e si interfaccia con alcune delle filiere produttive tipiche del
territorio sardo, tra cui la filiera del Muggine e della la Bottarga, quella del Bue Rosso e del Casizolu
del Montiferru, della Pecora e del Fiore sardo Dei Pastori, e ancora la filiera dei Cereali e quella dei
vini come la Vernaccia di Oristano e la Malvasia di Bosa.
Direzione Generale
Creatività Contemporanea
“Se mai decidessimo di incamminarci concretamente sulla strada della transizione ecologica, –
sostengono i curatori, Fosbury Architecture – dovremmo guardare al cibo come a un complesso
ecosistema fatto di processi energivori, estremamente inquinanti e segnati da profonde
diseguaglianze nell’accesso alle risorse”.
Nella sua ampiezza, il progetto per il Padiglione Italia si fonda sulla visione di Fosbury Architecture
che l’Architettura sia una pratica di ricerca al di là della costruzione di manufatti e la
Progettazione sia sempre il risultato di un lavoro collettivo e collaborativo, che supera l’idea
dell’architetto-autore. Lo “spazio” è inteso, in questa visione, come luogo fisico e simbolico, area
geografica e dimensione astratta, sistema di riferimenti conosciuti e territorio delle possibilità.
Nel periodo che precede l’apertura della Biennale Architettura 2023, da gennaio ad aprile,
“Spaziale presenta”, vedrà l’attivazione di 9 interventi site-specific in altrettanti luoghi selezionati
in tutto il territorio italiano.
“Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri” sarà, all’interno del Padiglione Italia dal 20 maggio
al 26 novembre 2023, la sintesi formale e teorica dei processi innescati nei 9 territori nei mesi
precedenti, restituendo una diversa e originale immagine dell’architettura italiana nel contesto
internazionale.
Il work in progress di “Spaziale presenta” e l’attivazione dei 9 interventi sarà raccontato passo
dopo passo nel sito web www.spaziale2023.it e nell’account Instagram @spaziale.presenta.
Il progetto curatoriale del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2023 e tutti i relativi dettagli
saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa dedicata (febbraio/marzo 2023).
LEMONOT
Lemonot è una piattaforma per pratiche spaziali e relazionali fondata da Sabrina Morreale e
Lorenzo Perri. Nata il giorno della Brexit, oggi si muove tra Londra, l’Italia, Vienna e l’America
Latina. Lemonot opera tra l’architettura e le arti performative.
ROBERTO FLORE
Roberto Flore è un ricercatore nell’ambito dell’alimentazione. Nel 2018 ha fondato il DTU Skylab
FoodLab, un laboratorio interdisciplinare per l’innovazione del sistema alimentare situato presso
la Technical University of Denmark.
FOSBURY ARCHITECTURE
Fosbury Architecture (F.A.) è un collettivo fondato nel 2013 a Milano da Giacomo Ardesio (1987),
Alessandro Bonizzoni (1988), Nicola Campri (1989), Claudia Mainardi (1987) e Veronica Caprino
(1988). FA è un’agenzia spaziale che interpreta l’architettura come strumento in grado di mediare
tra istanze collettive ed individuali; aspettative e risorse; sostenibilità e pragmatismo; ambiente e
esseri umani. FA è un gruppo di ricerca che mira ad espandere i confini della disciplina, ridefinirne
il ruolo e ripensarne i processi produttivi in vista delle sfide correnti.
F.A. è stato curatore della mostra monografica Characters presso la Galleria Magazin a Vienna
(2022), dello Urban Center di Prato presso il Centro Pecci (2021/2022) e di Milano 2030 presso
Triennale Milano (2019). Ha preso parte a numerose Biennali di Architettura nazionali e
internazionali tra cui quelle di Lisbona (2019), Versailles (2019), Chicago (2017) e Venezia (2016). Il
lavoro di F.A. è stato, inoltre, esposto nelle collettive Take Your Seat promossa dall’ADI Design
Museum di Milano; The State of the Art of Architecture presso Triennale Milano; ReConstructivist Architecture presso la RIBA Gallery di Londra; Adhocracy presso l’Onassis Center
di Atene; Mean Home presso la British School di Roma.
F.A. ha lavorato a numerosi allestimenti di mostre, tra i quali Verde Prato (2019) presso il Centro
Pecci, premiato con menzione per il Premio TYoung 2021. Ha curato con Alterazioni Video la
pubblicazione Incompiuto, La Nascita di uno Stile (2018) supportata dall’allora MIBACT (l’attuale
Ministero della Cultura) e premiata con la menzione d’onore per il Compasso d’Oro 2020.
Spaziale presenta
attivazione n. 1
Post Disaster Rooftops EP04
Progettisti: Post Disaster
Advisor: Silvia Calderoni e Ilenia Caleo
Taranto, Puglia
attivazione n. 2
La Terra delle Sirene
Progettisti: BB (Alessandro Bava e Fabrizio Ballabio)
Advisor: Terraforma
Incubatore: FAI – Fondo per l’Ambiente italiano
Baia di Ieranto (Massa Lubrense, Napoli)
attivazione n. 3
Sot Glas
Progettista: Giuditta Vendrame
Advisor: Ana Shametaj
Incubatore: Trieste Film Festival
Trieste, Friuli-Venezia Giulia
attivazione n. 4
Uccellaccio
Progettista: HPO
Advisor: Claudia Durastanti
Incubatori: MAXXI L’Aquila e Comune di Ripa Teatina
Ripa Teatina (Chieti), Abruzzo
attivazione n. 5
Concrete Jungle
Progettista: Parasite 2.0
Advisor: Elia Fornari (Brain Dead)
Incubatore: Museo M9
Terraferma veneziana
attivazione n. 6
Sea Changes: Trasformazioni Possibili
Progettista: Lemonot
Advisor: Roberto Flore
Incubatore: Cabudanne De Sos Poetas
Montiferru (Oristano), Sardegna
Per approfondimenti:
https://creativitacontemporanea.beniculturali.it/padiglioneitalia/
www.spaziale2023.it
IG @spaziale.presenta
Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura
Comunicazione e Ufficio Stampa: +39 06 67234024 / 4038 – dg-cc.comunicazione@cultura.gov.it
Padiglione Italia alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia
Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri
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