Loro figlio ha perso l’azienda a vantaggio della moglie, dopo la separazione, ma due coniugi cinesi non si sono dati per vinti: si sono piazzati all’interno della ditta, intralciando il lavoro e chiedendo all’ex nuora la restituzione dell’attività. I protagonisti sono tutti cinesi, regolari e residenti a Prato.
Ed è così che la titolare di una ditta di confezione d’abiti ha chiamato la polizia. La donna, 33 anni, non sapeva più come mandar via gli ex suoceri, presenza poco gradita e anche molesta. Di domenica pomeriggio, sono così intervenute le volanti della polizia. Un intervento anomalo presto spiegato dalla giovane titolare dell’azienda: i suoi ex suoceri si stavano trattenendo, contro la sua volontà, all’interno del pronto moda, disturbando l’attività produttiva.
Sul posto, un capannone del Macrolotto Uno di Prato, gli agenti hanno identificato la coppia di coniugi cinesi, 61 anni lui e 58 lei, che hanno riferito a loro volta non riuscire ad accettare che la ditta, originariamente di
loro proprietà, a seguito della recente separazione tra loro figlio e sua moglie, era finita in proprietà di quest’ultima, alla quale l’attività era stata poi intestata.
I poliziotti hanno spiegato ai due ex suoceri che non resta loro altra strada della causa civile e li hanno invitati più volte a lasciare l’attività dell’ex nuora. Niente da fare. Marito e moglie non se ne sono voluti andare e sono usciti soltanto con la polizia che che li ha accompagnati in questura e denunciati per il reato di violenza privata, mentre la loro ex nuora, titolare della ditta, ha formalizzato querela sull’accaduto.