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Slow Wine Fair fa il punto sul vino con tre conferenze online

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Crisi climatica, denominazioni e biologico:

la Slow Wine Fair fa il punto sul vino

Si comincia con le conferenze online  l’8, il 15 e il 22 febbraio

A BolognaFiere dal 26 al 28 febbraio il programma di conferenze e incontri in presenza

Parte l’8 febbraio con la prima delle conferenze online, in cui produttori ed esperti discuteranno degli effetti del cambiamento climatico sulla produzione vitivinicola, il conto alla rovescia per la seconda edizione della Slow Wine Fair, in presenza a BolognaFiere dal 26 al 28 febbraio 2023. Organizzate prima della manifestazione per coinvolgere il maggior numero di appassionati, tecnici, professionisti e delegati della Slow Wine Coalition, le conferenze online della Slow Wine Fair  mettono a fuoco i principali temi al centro della manifestazione, anticipando il programma di incontri in presenza che si svolgeranno a BolognaFiere, nella Slow Wine Arena, realizzata in collaborazione con Reale Mutua, main partner della manifestazione e Sostenitore ufficiale di Slow Food Italia.

Se nell’edizione 2022 i convegni digitali si erano concentrati sui cardini del Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto, ovvero la sostenibilità ambientale del vino, la tutela del paesaggio, e ancora l’equità sociale nel lavoro in vigna e il ruolo sociale del vino, in questa seconda edizione le conferenze online pongono l’accento su tre temi di grande attualità: la crisi climatica, il sistema delle denominazioni e l’importanza del biologico

Le conferenze sono gratuite e aperte a tutti, basta registrarsi sul sito nella pagina dell’evento digitale. A ridosso dell’evento a tutti i prenotati sarà inoltrato il link per poter seguire il dibattito online fruendo del servizio di interpretariato. I video saranno inoltre trasmessi in diretta – senza interpretariato – sulla homepage del sito evento. L’ufficio stampa di Slow Wine Fair redigerà una relazione di ogni conferenza e delle tematiche affrontate il giorno successivo. 

Il vino e la crisi climatica

Mercoledì 8 febbraio alle 18 

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Come si affronta il cambiamento climatico a partire dalla cura del suolo? Quali segnali possono cogliere i viticoltori dalle viti? Quali sono i passaggi utili e fondamentali in vigna, in cantina e fino alla distribuzione per ridurre il proprio impatto sul clima? Lo abbiamo chiesto ad Adriano Zago, una laurea in Agraria all’Università di Padova e una specializzazione in Viticoltura ed enologia a Montpellier, da una ventina d’anni lavora come consulente agronomico ed enologico. Alla Slow Wine Fair, interverrà per affrontare il tema della crisi climatica in vigna insieme a Martina Broggio, consulente di viticoltura sostenibile, Franco Meggio, docente all’Università di Padova e Alberto Acedo, imprenditore biotecnologico ed esperto della Commissione europea. «Parleremo di tre ambiti: la pianta, il suolo e l’uomo. Cercheremo di spiegare che cosa sta succedendo, con la crisi climatica, nel suolo e nella pianta e di come l’uomo sta reagendo, inteso come organizzazione aziendale. Non basta più fare un vino buono e preoccuparsi di portare a casa un’uva sana, obiettivi divenuti troppo deboli in un tempo storico molto diverso dal passato». Una cosa è certa, aggiunge Zago: «La crisi climatica sta portando all’attenzione il tema della fertilità del suolo».

Le denominazioni, bene comune? Una visione europea 

Mercoledì 15 febbraio alle 18 

Una conferenza dedicata a esplorare i motivi della crescente sfiducia in questo sistema, ma anche a riflettere su come rivederlo e adeguarlo alla situazione presente. Ne parliamo insieme ad Alberto Grandi, scrittore e professore associato di Storia dell’integrazione europea e Storia economica e Storia dell’alimentazione presso l’Università di Parma, Matilde Poggi, presidente CEVI (Confédération Européenne des Vignerons Indépendants) e viticoltrice, Iacopo Di Teodoro, importatore e distributore dell’azienda statunitense Artisanal Cellars e Chiara Bolner, Direzione generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione europea. Modera l’incontro Gabriele Rosso, vicecuratore della Guida Slow Wine.

Bio è vita

Mercoledì 22 febbraio alle 18
Grazie alla preziosa partnership con la Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica (Federbio) proponiamo un convegno di riflessione sul biologico che, a partire dall’analisi della situazione attuale, disegni anche gli scenari futuri di questo settore. Intervengono Emanuele Busacca di IFOAM Europa, Carlo Bazzocchi, presidente AtBio (Associazione Nazionale dei Tecnici e Ispettori per le Produzioni Biologiche), Michele Bono, team viticoltura ed enología dal FiBL Svizzera, Eduardo Tilatti, certification manager di Demeter – Latin America. Modera Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio. 

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