Dopo la presentazione pubblica lo scorso giugno, il Manifesto del Social Forum di Prato, cornice politica per un’alternativa radicale a tutela dei beni comuni e per la rigenerazione solidale ed eco-compatibile, ha raccolto decine di sottoscrizioni.
Negli ultimi mesi sono stati organizzati incontri con associazioni, comitati e movimenti, oltre ad assemblee ed iniziative pubbliche, in particolare sulle questioni ambientali, dei diritti umani e civili, dell’emergenza abitativa e della sanità pubblica, mettendo in rete persone e realtà spesso senza più riferimenti politici, nell’ambito di un’assemblea aperta e plurale come appunto un ‘forum’.
Questo sabato 2 dicembre continua il percorso partecipativo con l’intento di anteporre i bisogni collettivi e le aspirazioni comuni, attraverso la convocazione di forum tematici dalle 10.00 alla Casa del Popolo di Cafaggio su scuola e cultura, politiche giovanili e sociale, lavoro, salute e sanità, beni comuni ed ambiente, pace e solidarietà.
Già prima della calamità di inizio novembre avevamo denunciato come la Piana toscana sia piena di cemento e dopo l’alluvione anche di fango, con un consumo di suolo fra i maggiori in Italia e fra le cause della crisi climatica.
L’allagamento del pronto soccorso inaugurato da poco dimostra l’inadeguatezza oltre che l’inagibilità di una struttura simile, emblema di quello scempio di speculazione edilizia e privatizzazione dei servizi pubblici, che il PD a trazione Biffoni porta avanti tanto sulla sanità, qianto nei beni comuni come l’acqua, o in monopoli come la gestione dei rifiuti, attraverso l’operazione Multiutility Toscana.
Per questo non vogliamo “tornare subito alla normalità”, intesa come quel sistema iniquo e predatorio, che sfrutta persone ed ambiente, soprattutto senza accertare tutte le responsabilità e ripensare un modello di convivenza, specie considerando che gli esigui risarcimenti rischiano di lasciare nella “mota” molte famiglie ed imprese.
La desertificazione del dibattito politico cittadino pare proprio la conseguenza di una certa sintonia nel partito trasversale degli affari, rinchiuso nel palazzo per promuovere profitti privati a scapito di diritti universali e della legittimazione democratica, con PD e FdI che si spartiscono poltrone ai vertici delle società partecipate, come nel caso di Estra con la direzione affidata rispettivamente a Macrì e Ciolini.
Peraltro, a pochi giorni dalla kermesse dei nazionalisti europei di estrema destra, guidati da Salvini, non stupisce neppure il silenzio complice del Presidente Giani, troppo impegnato nei salotti monarchici; così come quello della Giunta Biffoni, che detiene quote associative di Firenze Fiere ed avrebbe potuto ufficializzare rimostranze per questo raduno in quella sede.
Lo stesso Biffoni eletto sulla scia dell’entusiasmo della manifestazione antifascista del 2018 ha fatto ben poco per contrastare sodalizi neofascisti sempre più pericolosi sul nostro territorio. Anzi, nell’ultimo periodo proprio in un circolo sede del PD di Prato est si aggirano loschi figuri legati alla sedicente ‘rete nazionale dei patrioti’, organizzazione di stampo fascista nata dalle spoglie di forza nuova, senza che le principali associazioni di area abbiano finora fatto niente per impedire questo tentativo d’infiltrazione.
Ebbene di fronte all’ipocrisia di un derby fra le destre nazionalista e liberaldemocratica, occorre essere argine solidale a questa deriva devastante e facciamo appello alla cittadinanza attiva a partecipare ai forum tematici di sabato mattina, per condividere insieme riflessioni programmatiche sulle principali criticità e prospettive. L’assemblea sarà aperta dagli interventi del Collettivo di Fabbrica INSORGIAMO ex-GKN e dal referente nazionale delle Brigate di Solidarietà Attiva, per poi dare la parola alle realtà locali che interverranno.
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Social Forum di Prato
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