Da martedì 5 a domenica 17 dicembre al teatro Cometa Off di Roma sarà in scena lo spettacolo Spose • le nozze del secolo con Marianella Bargilli e Silvia Siravo.
Scritto da Fabio Bussotti e diretto da Matteo Tarasco, Spose racconta la vera storia d’amore tra Elisa e Marcela che l’8 giugno del 1901 alle ore 7,30 si sposarono nella chiesa di San Jorge a La Coruña.
Il loro è stato il primo matrimonio legale tra due persone dello stesso sesso mai annullato né dalla Chiesa, né dal registro civile.
Marianella Bargilli e Silvia Siravo portano sul palcoscenico una storia avventurosa e picaresca, tragica e ironica al contempo, la storia di un amore che, a dispetto della legge e dell’opinione pubblica, seppe trovare un coronamento.
“Lo spettacolo racconta una storia d’amore, vero, parla di libertà e coraggiodidue donne che nei primianni del Novecento hanno fatto scelte tanto coraggiose che sfido chiunque in quell’epoca a poterle anche solo immaginare. – Dichiara Marianella Bargilli –Silvia ed io mettiamo in scena la loro storia d’amore, ma anche le travagliate vicende che hanno dovuto attraversare per poterla vivere, per poter anche solo stare insieme, un segno nella storia in tempi non sospetti. Con Silvia Siravo con la quale ho già lavorato in altri allestimenti continuiamo il nostro percorso di condivisione del palcoscenico. Con Matteo Tarasco -conclude- ho fatto “La signora delle camelie” e sono molto felice di tornarci a lavorare, così come sono contenta di lavorare con questa nuova produzione”.
“Quello che porteremo in scena è un racconto appassionato, dolente e sincero, ma anche ironico e provocatorio. – aggiunge Silvia Siravo – Il racconto della storia vera di Elisa e Marcela, e del mondo miope e conformista che ha ostacolato la loro tenace e coraggiosa ricerca di libertà.
Quando ho scoperto questa storia, accaduta realmente in Spagna nel1901, ho immediatamente pensato fosse importante trovare il modo di portarla a teatro. I tanti diritti acquisiti nella nostra epoca sono frutto anche delle battaglie di donne come Elisae Marcela. Tenerne viva la memoria è necessario. “Spose” è per me il concretizzarsi di un sogno e sono grata a tutte le persone che ne stanno permettendo la realizzazione”.