Vada per la fiducia a tempo, a patto che fiducia sia. Così, Stefano Pioli ha lasciato la panchina della Fiorentina. L’allenatore si è dimesso nel primo pomeriggio di oggi, dopo aver diretto il suo ultimo allenamento. Il tecnico non accetta l’accusa da parte della società, neppure tanto implicita, di scarsa serietà. La dirigenza viola, al termine del vertice di ieri sera, aveva affidato a un comunicato la fiducia a termine al tecnico, richiamandolo in sostanza alla stessa serietà e competenza della prima parte del campionato. Come dire che Stefano Pioli non era apparso agli occhi della dirigenza serio anche negli ultimi mesi. , forse solo l’ennesimo capro espiatorio di una società che da qualche stagione non trova la quadra per il rilancio della Fiorentina.
Quando è troppo è troppo, insomma, e Stefano Pioli ha così lasciato. «Mi sono sempre assunto le mie responsabilità, ho sempre garantito nel mio lavoro professionalità, rispetto e massimo impegno: a malincuore oggi mi vedo costretto a dover lasciare, dimettendomi, poiché sono state messe in discussione le mie capacità professionali e soprattutto umane – ha scritto l’allenatore – Lascio un gruppo di ragazzi eccezionali che hanno avuto una tangibile crescita dal punto di vista professionale e del valore, nonché una squadra che ha l’opportunità di conseguire qualcosa di eccezionale giocandosi una semifinale di Coppa Italia. A seguito di questa scelta, per me dolorosa, ci tengo a ringraziare Firenze e i tifosi fiorentini; si è creato un legame speciale che porterò sempre con me».
La squadra è stata intanto affidata all’allenatore della Primavera, Emiliano Bigica.