il Movimento 5 Stelle chiede alla Regione Toscana di rivedere l’incertezza normativa che lo impedisce
– La consigliera comunale di Prato, Silvia La Vita, ha sollevato un’importante questione riguardante i motociclisti che percorrono i sentieri CAI della zona con mezzi che minacciano la flora e la fauna locali, oltre a rappresentare un pericolo per gli escursionisti che utilizzano tali sentieri. La Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, Irene Galletti, ha preso provvedimenti presentando una mozione in Regione per chiedere l’interfacciamento con il governo al fine di risolvere l’incertezza normativa che impedisce di inibire il traffico a motore su determinate tipologie di sentieri, che non sono più assimilabili a strade e privi di funzione di circolazione generale.
“Purtroppo, questa problematica si verifica sempre più spesso in tutta la regione”, afferma Silvia La Vita, consigliera comunale M5S di Prato. “Nel nostro territorio, ad esempio nella zona protetta della Calvana e dello Javello, sono frequenti gli episodi di enduristi che si spostano anche sui sentieri CAI senza targa, arrecando danni alla flora e alla fauna, in particolare alle praterie della Calvana, e mettendo a rischio la sicurezza degli escursionisti. Nonostante si parli tanto di tutela dell’ambiente e di turismo lento e sostenibile, ci sono motociclisti che, all’interno di aree protette come la Via della Lana e della Seta, sembrano fare ciò che vogliono, senza subire alcuna sanzione.”
Il dibattito approda in Regione grazie alla mozione presentata dalla Presidente del Gruppo Regionale M5S, Irene Galletti: “Ringrazio Silvia per aver portato alla luce un caso di incertezza normativa che merita grande attenzione in virtù dell’ottimo lavoro svolto dal Club Alpino Italiano, non solo a Prato, ma in tutta il territorio regionale attraverso le attività dei volontari che assicurano il mantenimento di percorsi e sentieri in adeguate condizioni per le attività di escursionismo. Il fatto che a livello normativo non sia possibile inibire il traffico a motore in alcune tipologie di sentiero, non più assimilabili a strade, e privi della funzione di circolazione generale, è un problema che reca danno all’ambiente e ai cittadini che desiderano assaporare le bellezze naturalistiche che la Toscana offre. È giunta l’ora che la Regione porti la questione al governo, avviando nelle sedi opportune l’interlocuzione istituzionale per rivedere le norme nell’ottica della maggior tutela del nostro tesoro naturalistico regionale di percorsi e sentieri. Dal voto dell’Aula ci aspettiamo, dunque, l’unanimità per un atto di buon senso che servirà non solo alla Toscana ma a tutte le regioni italiane.” Conclude Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle in Regione Toscana.
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