Toy Boy tira altro

Sulle orme di Jennifer Lopez e Madonna

Le star femminili dello showbiz internazionale come Jennifer Lopez e Madonna ne hanno fatto quasi una regola, le vip nostrane un’abitudine e le cougar italiane un vero e proprio vanto: se si ha avuto un partner più giovane difficilmente se ne cercheranno in futuro di coetanei o più maturi.

Il risultato del sondaggio condotto da cougaritalia.com, portale dedicato al mondo delle relazioni tra donne mature e giovani uomini, è chiaro in tal senso: per le cougar un toy boy tira l’altro!

Analizzando le storie di un campione di 800 cougar è emerso che ben il 56% di queste donne mature, dopo il primo toy boy, ha continuato ad avere solo flirt o storie con uomini più giovani. Per più della metà delle intervistate, infatti, risulta impossibile trovare in uomini più grandi quegli elementi che caratterizzano le relazioni con il loro primo toy boy:

Un misto di vigore e tenerezza, cavalleria e risolutezza, poesia e dinamismo di cui non si riesce più a fare a meno. Come la polpa rossa e succulenta delle ciliegie che invitano a non fermarsi mai nell’assaporarle, così per le cougar un toy boy tira l’altro.

“Quando si prova una macchina sportiva è poi davvero difficile tornare al volante di un’utilitaria!” afferma Alex Fantini, ideatore del portale cougaritalia.com. “La maggior parte delle donne cougar rimane tale per sempre una volta entrata nella magia delle relazioni con uomini più giovani”.

Per il 27% delle donne intervistate, invece, il toy boy è come un diamante che brilla in una scatola di sola bigiotteria. Queste cougar “occasionali”, pur preferendo in genere per le storie lunghe e importanti uomini più grandi, in determinati momenti della loro vita sentimentale sentono il bisogno di frequentare qualcuno che doni loro uno sprazzo di vitalità e spensieratezza.

In questi casi, tra una storia più “seria” e l’altra, le cougar di ritorno amano flirtare, farsi corteggiare e, perché no, scatenare le invidie delle amiche concedendosi delle ricorrenti “sbandate” con uomini più giovani di loro, che però abbandonano per affidare le relazioni più stabili alla prevedibilità di un rapporto con un partner almeno coetaneo.

“Si tratta in genere dei casi in cui si ha un maggiore bisogno di sicurezza e stabilità nel rapporto, ma non per questo si vuole rinunciare alla gratificazione che solo una storia con un giovane uomo può regalare!”, spiega Fantini.

Un restante 17% delle donne mature che ha avuto dei partner più giovani, invece, non si definisce cougar, ma attribuisce all’età anagrafica un significato incidentale e comunque non collegato alle virtù personali del partner. In questi casi si ritiene che i valori alla base delle relazioni e il modo in cui ci si sente siano indipendenti dai dati riportati nella carta d’identità.

“Credo fortemente che il modo in cui si considerano le relazioni con i propri partner dipenda non solo dalla golosità della cougar per i frutti turgidi e prelibati della gioventù… ma anche dalla loro voglia di mettersi in gioco!”, conclude Alex Fantini.

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