Ieri mattina, un equipaggio della Polizia di Stato è intervenuto in un’abitazione di Prato per segnalazione di tentata truffa ai danni un’anziana. Immediatamente sul posto gli operatori prendevano contatti con la richiedente, la quale in stato confusionale accusava un leggero malessere alle vie respiratorie per il quale interveniva sul posto anche personale sanitario del 118. Nella circostanza anche gli agenti percepivano sul luogo dell’intervento un odore acre che creava bruciore alla gola, verosimilmente lo stesso che aveva causato il leggero malessere alla donna. Dopo le prime cure, la signora riferiva che poco prima si era presentato presso la sua abitazione un individuo di sesso maschile indossante una casacca a gilet di colore arancione catarifrangente ed un cartellino identificativo riportante il simbolo della società erogatrice di acqua. Il predetto, presentandosi come un ispettore della società fornitrice di acqua notiziava la donna circa il pericolo di tossicità dell’acqua corrente che avrebbe determinato conseguenze oltre che per la salute delle persone anche deterioramento de gli oggetti cartacei e metallici (banconote od oro); per tale motivo invitava la donna a raccogliere i valori presenti in casa e riporli in un sacchetto di nylon per essere custodito in frigorifero. La donna dopo un iniziale titubanza per quanto appreso ottemperava ai consigli ricevuti ma senza perdendo mai di vista l’uomo il quale, l’aiutava ad aprire i rubinetti dell’acqua corrente per una asserita decontaminazione. Invitandola a far scorrere l’acqua per almeno 30 minuti l’uomo, in costante contatto radio con un probabile complice si allontanava dal posto dileguandosi. Intanto la donna dopo aver controllato che i valori riposti in frigorifero erano perfettamente intatti, percepiva un insopportabile odore acre provenire dalla cucine per il quale usciva dalla sua abitazione aspettando fuori casa l’intervento della volante chiamata per la circostanza. Gli operatori, dopo aver effettuato il sopralluogo senza constatare anomalie e verificato con la donna che nulla era stato asportato, chiamavano sul posto personale della Polizia scientifica e dei Vigili del Fuoco per ulteriori e più approfonditi accertamenti. Il predetto personale conveniva che le esalazioni erano verosimilmente causate da pastiglie di cloroformio appositamente lasciate dal truffatore nei lavandini e con lo scorrere dell’acqua dei rubinetti si erano sciolte provocando una reazione chimica sprigionante l’odore acre e stordente. Fortunatamente al termine degli accertamenti sanitari a cui la vittima era stata sottoposta non venivano riscontrate da parte del medico nessuna lesione o conseguenza oltre allo spavento. Venivano effettuati sul luogo degli accertamenti tecnici da parte della scientifica per il proseguo delle indagini immediatamente attivate.
La Questura di Prato richiama l’attenzione sulla campagna di sensibilizzazione già attivata a prevenzione e tutela degli anziani.
”Sicuri ad ogni età”. Questo è il nome della campagna della Polizia di Stato contro le truffe che hanno come vittime gli anziani. Pensionati come soggetti privilegiati dai truffatori senza scrupoli che tentano in vari modi di farli cadere in tranelli e raggiri, estorcendo loro denaro o come accaduto nell’episodio sopra riportato architettando dei veri e propri artifizi.
Si rammenta a tal proposito che la Polizia di Stato è da sempre in prima linea nella prevenzione di questo tipo di reati, soprattutto cercando di informare l’utenza.
Sul sito ufficiale della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it) sono presenti, infatti, dei consigli finalizzati a mettere in guardia le potenziali vittime dai rischi che si corrono e su come comportarsi se si hanno dei sospetti.