Copertina Tomas Saraceno Aria a Palazzo Strozzi

Tomás Saraceno sbanca Palazzo Strozzi (le foto)

Tomás Saraceno, originale e visionario artista del panorama contemporaneo, incontra subito l’approvazione del pubblico: 2.000 presenze in pochi giorni dall’apertura per la mostra che gli dedica Palazzo Strozzi a Firenze. Curata da Arturo Galansino, Tomás Saraceno. Aria ha registrato il tutto esaurito e proseguirà fino al 19 luglio. Intanto, una grande affluenza ha caratterizzato anche l’evento speciale Aria Talk che si è tenuto al Cinema Odeon di Firenze, il primo giorno della mostra, con la proiezione del film Fly with Aerocene Pacha e una tavola rotonda alla presenza dell’artista. 

Da Palazzo Strozzi ricordano, ora, che la mostra Tomás Saraceno. Aria è aperta regolarmente (tutti i giorni dalle 10 alle 20 e il giovedì fino alle 23) e tutte le attività educative e collaterali si stanno svolgendo come da programma.  In merito all’allerta Coronavirus, la Fondazione Palazzo Strozzi si sta attenendo alle norme igienico-sanitarie di prevenzione indicate dagli organi di riferimento. La Fondazione Palazzo Strozzi ha recepito e implementato queste indicazioni per garantire la sicurezza dei propri spazi.

Tomás Saraceno crea opere immersive che invitano a cambiare punto di vista sulla realtà e a entrare in connessione con  fenomeni ed elementi non umani come polvere, ragni e piante che diventano protagonisti delle sue installazioni e  metafore della nostra percezione del cosmo. La mostra, suo più ampio progetto mai realizzato in Italia, esalta il contesto storico e simbolico di Palazzo Strozzi e di Firenze attraverso un profondo e originale dialogo tra Rinascimento e  contemporaneità, proponendo un cambiamento del modello di riferimento: dall’uomo al centro del mondo, all’uomo  come parte di un universo in cui ricercare una nuova armonia. 

«L’arte di Tomás Saraceno ci fa riflettere su problemi e sfide caratteristici della nostra era – l’Antropocene – divenuti  sempre più urgenti, come l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la sostenibilità, il superamento di barriere  geografiche e sociali” afferma Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della  mostra. “A Palazzo Strozzi la ricerca artistica di Tomás, che con la sua visione aperta e interconnessa schiude mondi  utopici e allo stesso tempo reali, viene ulteriormente amplificata di senso e resa esteticamente unica dal confronto con  il nostro edificio, simbolo dell’Umanesimo. Il titolo della mostra – Aria – oltre a riferirsi a temi ed elementi caratteristici  del lavoro dell’artista, vuole essere un monito al rispetto del pianeta e della sua atmosfera, ormai criticamente  compromessa, e prefigurare il passaggio ad una nuova era geologica – l’Aerocene – incentrata proprio su questo  preziosissimo elemento, ha anche implicazioni musicali, data la presenza nell’esposizione del ritmo delle vibrazioni delle  ragnatele e della sonificazione delle onde gravitazionali provenienti dall’Universo. Un approccio interdisciplinare che ci  fa percepire la complessa rete che collega l’uomo sia al microcosmo delle particelle, sia al macrocosmo dei mondi».

La mostra è accompagnata da un ricco programma di eventi e attività che include la realizzazione di speciali progetti  partecipativi, in collaborazione con Aerocene Foundation, come gli Aerocene Flights, che si terranno presso la  Manifattura Tabacchi, dove è anche ospitata una selezione di video e materiali dedicati ad Aerocene, e Museo Aero  Solar sviluppato con la partecipazione dell’Istituto Europeo di Design (educational partner) e Publiacqua,  spettacolari performance di elementi volanti che si basano sulla ricerca dell’artista di sperimentare nuove forme di  mobilità, alimentati dall’aria e dall’energia solare e non dai combustibili fossili. 
La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e dallo Studio Tomás Saraceno. Con il sostegno di  Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze e Fondazione CR Firenze. Con il supporto di  Terna. In collaborazione con Manifattura Tabacchi e con la partecipazione di Istituto Europeo di Design (IED).

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