Carabinieri

Traffico internazionale di droga, armi e persone: 13 arresti

L’erba arrivava dall’Albania alla Puglia, per essere rivenduta a Roma. E sempre dall’Albania, arrivavano a Roma persone senza documenti, fornite poi di carte d’identità e passaporti falsi per recarsi in Inghilterra. A gestire i due traffici, scoperti dai carabinieri di Frascati che stanno eseguendo 13 arresti in tutta Italia, altrettante organizzazioni tra loro collegate. Durante le indagini, i militari hanno anche trovato e sequestrato un mitragliatore d’assalto AK 47, un kalashnikov per intendersi, in dotazione a uno dei due sodalizi criminali.

Le persone interessate, al momento, sono 18, di cui 11 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 5 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, come disposto dal Gip di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Le misure vengono eseguite in queste ore dai carabinieri a Frascati, Roma, Guidonia, Fonte Nuova, Chiavari, Novi Ligure e Pozzuoli.
Le 18 persone sono ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale di stupefacenti, porto abusivo di arma da guerra ed associazione per delinquere finalizzata ad agevolare l’immigrazione clandestina.

Il provvedimento scaturisce dagli esiti di una rilevante attività investigativa, condotta dai carabinieri di Frascati, che ha permesso di disvelare l’esistenza di un’organizzazione formata in gran parte da albanesi, che gestiva il traffico di ingenti quantitativi di marijuana provenienti dall’Albania e destinati al mercato della Capitale. La base dell’organizzazione era dislocata in Italia, tra i comuni di Guidonia e Fonte Nuova, ed era gestita da soggetti albanesi che, sfruttando le conoscenze di altri connazionali da anni in Italia, si muovevano all’interno dell’intera provincia di Roma contattando i vari pusher con i quali perfezionavano gli accordi per la fornitura della marijuana.
Le indagini, che si sono avvalse anche delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno consentito di individuare i vari acquirenti e di cristallizzare le diverse compravendite di marijuana da parte del sodalizio criminale.

Nel corso di uno dei servizi di pedinamento, è stato possibile sequestrare al capo dell’organizzazione un ingente quantitativo di marijuana e il fucile mitragliatore AK 47 di fabbricazione estera, detenuto insieme ad altro materiale utilizzato per compiere l’attività illecita.

Nel corso delle indagini, è emersa l’esistenza di un altro sodalizio criminale, collegato al primo e formato da diversi soggetti albanesi e da un cittadino italiano residente in provincia di Napoli, ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata ad agevolare l’immigrazione clandestina.
L’organizzazione faceva giungere in Italia cittadini albanesi sprovvisti di documenti, i quali, dopo essere stati accolti in bed & breakfast per alcuni giorni, venivano poi accompagnati in Inghilterra con un documento alterato.
In particolare, venivano utilizzati documenti intestati a cittadini italiani, sui quali veniva apposta la foto del soggetto interessato, somigliante per caratteristiche somatiche a quanto riportato sul documento. In Inghilterra, l’organizzazione si occupava di trovare una sistemazione alla persona irregolare. Il tutto dietro lauto compenso.

Grazie alla collaborazione della polizia inglese, i carabinieri hanno riscontrato la loro tesi investigativa identificando una donna albanese che era atterrata a Londra utilizzando una carta d’identità intestata ad una cittadina italiana. Nel corso del controllo, è stato possibile, grazie alle informazioni fornite alle autorità britanniche, identificare anche l’accompagnatore che l’organizzazione aveva messo a disposizione della donna.

Le indagini in parola, hanno già consentito di sottoporre a sequestro oltre 150 kg di marijuana e decine di dosi di cocaina ed eroina. 
Nel corso delle fasi operative di questa mattina i carabinieri hanno rinvenuto nell’abitazione di uno dei destinatari delle misure cautelari, 4 chili di marijuana, custodite all’interno di una valigia posta sul davanzale dell’abitazione e nel bagagliaio dell’auto 4 panetti di hashish da 100 grammi l’uno. 

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