Folla in discoteca

Tragedia discoteca, con la scienza le 6 vittime potevano essere evitate

Confusione e pericolo,spingono le persone a comportarsi come percore. A poche ore dallatrgedia della discoteca di Corinaldo, dove sono morte 6 persone tra le quali 5 minorenni, il Cnr torna a spiegare il comportamento della folla in situazioni di paura o di presunto pericolo come quelli scatenati dall’uso di uno spray urticante nella discoteca marchigiana.

I gruppi umani si comportano esattamente come le greggi. Tendono a seguire le persone davanti a loro, in particolare se sembrano sapere dove andare. Un comportamento che può essere sfruttato per orientare imovimenti di una folla in situazioni di emergenza, magari mescolando ad essa soggetti che sappiano precisamente come comportarsi. Questo potrebbe essere un compito affidato al personale di sicurezza di luoghi affollati, come nel caso di una discoteca. Con le indicazioni ricavate dalla scienza, insomma, la situazione creatasi a Corinaldo poteva dunque esseregestita.

Secondo uno studio italo-tedesco cui ha partecipato l’Istituto per le applicazioni delcalcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Iac-Cnr) di Roma, è possibile gestire la folla e l’effetto gregge in situazioni di grande confusione, evitando vittime della calca.

 sul campo la correttezza delle previsioni dei modelli matematici per il controllo delle folle che sfruttano il cosiddetto effetto gregge – spiega Emiliano Cristiani dell’Iac-Cnr – Si tratta di uncomportamento che si manifesta in animali sociali, come oche, scarafaggi e, naturalmente, pecore, che porta a muoversi seguendo i compagni vicini, indipendentemente dalla lorodestinazione».
L’effetto gregge che ha provocato i 6 morti diCorinaldo è presto spiegato. La folla si muove come un corpo unico, dove le persone seguono poche regole semplici e il comportamento individale viene influenzato da quello delle persone vicine. «Nonostante si tratti di atteggiamenti solitamente associati ad animali, studi del genere sono utili per indirizzare al meglio anche grandi folle di esseri umani in situazioni delicate come nei piani strategici di evacuazione», riprende il ricercatore delCnr.

 L’esperimento che haconfermato l’effetto gregge si è svolto tre anni fa. A due gruppi di circa 40 persone è stato chiesto di raggiungere, a partire da un’aula, un determinato luogo, sconosciuto a tutti tranne che a una persona nel primo gruppo e a cinque nel secondo che non si sono svelate fino alla fine dell’esperimento
«Uscendo dall’aula i soggetti hanno mostrato una lieve tendenza ad andare a destra, verso la parte del Dipartimento a loro più familiare, presto superata dal desiderio di raggiungere e seguire i compagni che si trovavano di fronte a loro. Questo comportamento ha permesso alle persone informate di trascinare gli altri, portandoli a destinazione lungo il percorso più veloce», ricorda il ricercatore.

Le tecniche di controllo di grandi folle studiate in questa ricerca possono trovare una naturale applicazione nei casi in cui la situazione di pericolo è prevedibile, ma la comunicazione tra autorità e folla è difficoltosa, come per esempio durante una manifestazione violenta o il caso della discoteca di Corinaldo.

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