TRAM Stagione Teatrale 2019-2020

Il Teatro intorno al teatro:la città come la definisce Levi Strauss in uno dei libri consigliati da Ludovico Zorzi per i suoi allievi, ovvero, l’agglomerato di esseri che costruiscono la città, crea nei secoli il “teatro”, il luogo per eccellenza dedicato alla “vista” dello spettacolo. Intorno ad esso la città si sviluppa, si amplia, si evolve in architetture sempre più complesse e organiche alla vita delle sue creature pensanti, crea forme nuove, ideate per la migliore riuscita di una vita collettiva e partecipata, dove utilità ed estetica si bilanciano con armonia.

Il teatro da centro dello spettacolo si irradia nella città che lo ha generato, invade le sue piazze e strade, investe gli altri luoghi urbani: musei, palazzi, chiese, scuole, terrazze, giardini. Si contamina con la vita di tutti i giorni, incontra pubblici “altri”, non previsti, occupa nuovi spazi sfruttando panorami nuovi, estetiche sconosciute stimolatrici di inconsueti percorsi artistici.

Il Teatro intorno al teatro che intendiamo noi è una città, un territorio, che non solo dialoga con il suo luogo teatrale, ma che ne è motore, spinta propulsiva di relazioni, iniziative e idee.

La stagione teatrale: Il Teatro Limonaia è gestito da un’ associazione di tre associazioni: Attodue/LaboratorioNove, Teatro della Limonaia e Company Blu. Tre strutture con vocazioni produttive e di festival che lavorano sul teatro di prosa e la danza contemporanea.

E’ quindi, in primo luogo, spazio di produzione e formazione, luogo di ricerca e di sperimentazione multidisciplinare.

Fin dalla sua costituzione, la stagione teatrale è stata la vetrina di questa attività produttiva oltre che spazio di ospitalità per artisti e compagnie legate all’identità artistica delle strutture che lo hanno gestito.

A partire dalla stagione 2019-2020, pur riconfermando la vocazione produttiva, e sostenendo con più forza il progetto di “residenze teatrali” dedicato all’ospitalità di giovani artisti sia di teatro che di danza, iniziamo a costruire un nuovo modello di apertura del teatro alla città e al territorio che lo ospita. Una particolare attenzione ai nuovi pubblici; un rinnovato rapporto con le scuole, dalle materne ai licei, alle università; progetti di scuola-lavoro dedicate alle arti performative e al marketing dello spettacolo; uno sguardo nuovo alle realtà artistiche che vivono e lavorano nel nord-ovest fiorentino; un nuovo dialogo fra il teatro e le compagnie territoriali “non professionali”; la riconferma del Festival Sesto Jazz della Scuola di Musica di Sesto Fiorentino; una particolare attenzione alla stagione di teatro-ragazzi; iniziative di formazione di pubblico consapevole con l’aiuto della Sezione soci Unicoop di Sesto Fiorentino e Calenzano. Tutto questo per restituire un “luogo” che è si centro di sperimentazione e di residenza, ma anche e soprattutto spazio di riconoscimento della comunità tutta.

Un ringraziamento particolare al Comune di Sesto Fiorentino e alla Regione Toscana senza i quali questa esperienza artistica non sarebbe mai nata.

STAGIONE TEATRALE 2019 –2020 TEATRO DELLA LIMONAIA SESTO FIORENTINO

Sabato 9 novembre, ore 21.00

Domenica 10 novembre, ore 17.00

HOLDING THE MAN

Regia e adattamento Gabriele Paupini

Con Enrico Sortino, Federico Calistri, Mauro D’amico, Ida Fusco, Antonio Branchi

Una produzione In Fabula in collaborazione con il Florence Queer Festival

Un ringraziamento a Lila Toscana-Lotta AIDS

Traduzione testo Sara Regoli

PH Valerio Stefanini

Ideazione e progetto Natale Calabrò

Partner Patrocinio comune Sesto Fiorentino

Florence Queer Festival

Azione Gay Lesbica Firenze

Circolo UAAR di Firenze

Per la prima volta in Italia “HOLDING THE MAN” opera teatrale di Tommy Murphy, drammaturgo e regista australiano. Si basa sull’omonimo libro autobiografico di Timothy Conigrave e racconta la storia d’amore con John Caleo lunga una vita, dai banchi di una scuola cattolica degli anni 70, all’emancipazione della famiglia borghese, fino allo scontro con la violenta crisi dell’AIDS degli anni 80. Il legame tra i due resta saldo e sopravvive anche quando entrambi i ragazzi scoprono di aver contratto l’HIV. Quando John si aggrava, Timothy si prende cura di lui e lo assiste fino alla morte per AIDS, avvenuta nel 1992. Timothy morì nel 1994 subito dopo aver completato il suo diario di memorie.

Mercoledì 13 novembre, ore 21.00

ATLETICO SHORT STORIES

Regia Jean Philippe Pearson

Testo Andrea Mitri

Con Roberta Sabatini e Andrea Mitri

Scenografie Francesca Leoni

Luci Jean Philippe Pearson

Produzione Golden Show

“Atletico Short Stories” è un progetto che si è sviluppato attorno al monologo che racconta la storia di Peter Norman, il secondo classificato nei 200 metri alle Olimpiadi di Città del Messico nel ’68. Il progetto si è poi allargato a parlare di Kornelia Ender trattando del doping di stato in Germania Est, e della grinta di Kathy Switzer, la prima donna a correre la Maratona di Boston sotto falsa identità. Si tratta anche della sregolatezza del pugile Carlos Monzon, della fragilità di Nadia Comaneci e della tenacia di Wilma Rudolph; fino ad inglobare la meravigliosa storia del ragazzino autistico innamorato del basket.

Lo spettacolo racconta anche le vicende che fanno da sfondo alle storie degli sportivi offrendo così spunti di riflessione sul periodo storico e politico del tempo.

Sabato 16 novembre, ore 21.00

IL PICCOLO GAVROCHE

Regia Michele Mariniello

Con Marco Rizzo

Produzione Servo Muto Teatro

Drammaturgia e regia Michele Mariniello

Regista assistente Sara Drago

Residenza artistica “Artisti nei territori” Passaggio a Nord Ovest–con il contributo di Regione Toscana e MiBAC. Art.43

“Il piccolo Gavroche”, monello di strada e piccolo rivoluzionario, rompe la “linea del male” con la sua famiglia di malavitosi. Con allegria, rompe anche con una scuola che lo ingabbia, con il senso di predestinazione che affligge ogni periferia o bassofondo, con la catena degli obblighi e delle attese altrui. Il piccolo Gavroche di Hugo che moriva nei moti parigini del 1832, ballando tra le fucilate, rappresentava l’emblema della libertà: un bambino scanzonato che vive alla giornata. Il nostro Gavroche parte dalla rilettura di questa tematica dove la rivoluzione è un cambiamento umano, dove la morte irrisoria somiglia all’estinzione di quel generoso monello che è la nostra vocazione. Gavroche insegna ad abbattere le barricate imposte dalla società e non a nascondersi dietro di esse.

Sabato 23 Novembre 2019, ore 21.00

TU-TORIAL – Movement and movies

progetto e coreografia di Margherita Landi

con Agnese Lanza e Martina Francone

Sostenuto nell’ambito del progetto Artisti nei territori del Nord Ovest – con il contributo di Regione Toscana e MiBACT. Art.43.

Tu-torial è un progetto che si propone di indagare la relazione tra corpo e tecnologia in termini coreografici e fisici. Osservando i corpi di fronte a schermi e visori VR emerge una fascinazione nel costatare l’alienazione dalla realtà circostante in contrasto con il coinvolgimento creato dal contenuto fruito. Da ciò è nata una riflessione sul concetto di attenzione, coinvolgimento, precarietà e decontestualizzazione del movimento che ha portato alla ricerca di partiture gestuali da imparare sul momento copiando scene cinematografiche, nel tentativo di far entrare il contenuto fruito nel corpo. Attraverso la selezione di scene tratte da film del regista Jim Jarmusch, abbiamo estrapolato movimenti che, de-contestualizzati della narrazione potessero, sulla base della pura fisicità, trasformarsi in danza.

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TULIPS

di e con Irene Russolillo

Sostenuto nell’ambito del progetto Artisti nei territori del Nord Ovest – con il contributo di Regione Toscana e MiBACT. Art.43.

Prima di dire si o no, prima di diventare adulti, prima di scrivere una partitura. Si può̀ provare nostalgia di tutti i prima. Prima che le aspettative siano scomposte dalla realtà̀. Come guardare a quel momento di potenzialità̀? Immaginiamo attimi di sospensione, durante i quali una persona smette di crescere, un fiore smette di sbocciare. Pausa. Ralenti. E a partire dalla nostalgia per questo tempo, iniziamo una micro-esplorazione del futuro.

TULIPS punta a costruire un ponte tra nostalgia e futuro, nell’ambiente condiviso tra performer e spettatore. In questo ambiente, attraverso le proposte fisiche e sonore, che si interrogano su quegli attimi di potenzialità̀, si va realizzando un bricolage di corpi e pensieri, forme futuribili su cui proiettare desideri e visioni…

Sabato 30 Novembre 2019, ore 21.00

SOTTO UN SOTTOTESTO

suono e immagine di Laura Kavanaugh e Ian Birse

danza e parole di Charlotte Zerbey e Alessandro Certini

Produzione Company Blu.

Con il contributo di MIBACT, Regione Toscana e con il sostegno del “Canada Council for the Arts”.

Questo lavoro corale e collaborativo approfondisce un processo creativo orientato all’improvvisazione (estemporaneità) e alla produzione di suono, movimento, immagine e luce.

Questo formato condiviso e cumulativo tra quattro artisti esperti, accende la creatività e attinge alle loro stesse esperienze per mettere in contrappunto gli elementi scenici, trovare risonanze tra loro e giostrare anche con gli opposti: il silenzio, l’oscurità, l’immobilità e l’assenza di forma.

Sabato 7 dicembre 2019, ore 21.00

REAL TIME LIVE TIME

di e con Katie Duck

La performance riguarda l’esperienza dell’esserci, essere lì, partecipare all’evento e quindi, in un certo senso, riguarda il lavoro stesso del performer.

“La mia pratica è un riflesso di ciò che credo che sia la sola arte che in teatro possa esserci: vivere”.

Il pubblico è testimone e il principale produttore di come viene percepita l’esibizione.

La combinazione di muoversi, vedere, ascoltare, sentire e volontariamente, deliberatamente esporsi davanti a un pubblico, altera la percezione del tempo, dello spazio e crea emozioni nel performer…

“Quello che faccio per vivere è la follia indotta da neurone”.(K. Duck)

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ZOO

Interpreti Julyen Hamilton, Charlotte Zerbey, Alessandro Certini, Elena Giannotti, Nicola Cisternino, Claudia Catarzi

musica dal vivo Silvia Bolognesi

Company Blu, con il sostegno di MiBACT, Regione Toscana.

Performance di creazione istantanea di narrazioni fisiche collettive. Ogni atto è unico e determinante, la scena riporta la fenomenologia umana al movimento: il rapporto tra norma ed errore. A ciò si legano la peculiarità dell’uno e l’unità del gruppo, la necessità sociale e “linguistica” dell’azione. Un dialogo tra libertà e limite, in cui l’errore “efficace” può essere innovazione o rivelazione della norma: spostamenti (de/potenzianti) della regola in relazione a contesto e spazio: un luogo comune…

Sabato 14 dicembre, ore 21.00

Domenica 15 dicembre, ore 17.00

U±R Rapporto sull’UOMO all’epoca dei ROBOT

Regia Fabio Cocifoglia

Con gli studenti-attori della Compagnia Teatrale Universitaria Binario di Scambio

Produzione Binario di Scambio_Compagnia Teatrale Universitaria

Direzione artistica Teresa Megale

Drammaturgia collettiva

Regista assistente Stefania Stefanin

Scene e costumi Mirco Rocchi

Direzione organizzativa Francesca Dell’Omodarme

Addetto Stampa Antonia Liberto

Amministrazione Elena Lenzi

Quanto di umano ci può essere in un automa e quanto di meccanico ci può essere in una persona? Che risvolti può avere il rapporto dell’uomo con la tecnologia? In che modo la meccanizzazione industriale si è riflessa sulla meccanizzazione dei corpi? Quanto ancora impatterà sulle nostre vite? Scritto come una formula matematica che nasconde una riflessione morale, U±R sta per Umano più o meno robot, e nella sua forma abbreviata distorce il titolo di R.U.R., il dramma fantascientifico scritto da Karel Čapek nel quale per la prima volta compare il termine robot, che l’autore inventa a partire dalla parola ceca robota, lavoro. Proprio dalla lettura di questo testo, Binario di Scambio ha analizzato il rapporto tra umano e robotico scegliendo di tenere al centro il punto di vista dell’uomo.

Sabato 21 Dicembre 2019, ore 21.00

ANNUNCIAZIONE

di Greta Francolini / Cab 008

in collaborazione con Chiara Bollettino

con Greta Francolini, Chiara Bollettino

in coproduzione con Anghiari Dance Hub e Cab 008

Sostenuto nell’ambito del progetto Artisti nei territori del Nord Ovest – con il contributo di Regione Toscana e MiBACT. Art.43.

Annunciazione è una superficie e come tale si estende in due sole dimensioni, orizzontale e verticale. Come in una fotografia «l’accadimento non trascende mai verso un’altra cosa […] essa dice: questo, è proprio questo, è esattamente così! Ma non dice nient’altro; una foto non può essere trasformata (detta) filosoficamente, essa è interamente gravata dalla contingenza di cui è l’involucro trasparente e leggero». (Roland Barthes) A bucare la superficie, solo il suono. La musica supera la bidimensionalità dall’immagine, è l’unico elemento che dà un volume e quindi un colore a ciò̀ che si vede in scena.

L’elemento sonoro è utilizzato proprio a questo scopo, entrare in una dinamica narrativa che si appiccichi all’elemento visivo di per sé vuoto. La storia in questo lavoro esiste solo per permettere allo spettacolo di andare avanti, svilupparsi, iniziare e finire.

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Ariella Vidach Aiep | H1

coreografia e interpreti Sofia Casprini e Loredana Tarnovschi

Produzione 2019 / Ariella Vidach Aiep con il contributo di MiBACT, Regione Lombardia, Comune di Milano.

Nell’ambito del progetto Artisti nei territori del Nord Ovest – con il contributo di Regione Toscana e MiBACT. Art.43.

Cosa vuol dire essere forte ed essere donna? Cosa vuole dire essere fragile ed essere donna? Cosa vuol dire crollare, rompersi, perdere pezzi ed essere donna? Cosa vuol dire essere donna?

“H1″ è un viaggio che riflette la condizione del corpo femminile nelle sue sfaccettature. Il corpo viene immerso in un’ esperienza fisica di completa trasformazione. Da un’iniziale danza guerriera ritmica e rituale, espressione della massima forza femminile si passa a una condizione in cui lo stesso corpo, attraverso tremori e tensioni, arriva a smembrarsi, deformarsi: il corpo è provato, collassa, resta nudo.

Nella desolazione i corpi si trascinano e tra i detriti, i resti abbandonati. Sollevandosi e sostenendosi l’altro, i corpi, in estrema fragilità̀, si rimettono in piedi nudi, l’uno simile all’altro, l’uno davanti all’altro.

Sabato15 febbraio 2020, ore 21.00

TUTTO SCORRE

Di Massimo Sgorbani

Regia Serena Mattace Raso

Con Odette Piscitelli Leoni e Daniele Ciglia

Produzione Florian Metateatro

Il “tutto scorre” che dà il titolo al testo è quello della pipì nei bagni degli autogrill. La protagonista/narratrice è la guardiana di questi bagni, una donna che fin da bambina ha avuto problemi di linguaggio e che vince la sua afasia pisciando fuori le parole. Lasciarsi scorrere la pipì tra le gambe è l’unico modo che la donna conosce per rifiutare un mondo ostile e crearne un altro, accogliente e intriso del ricordo di una madre scomparsa lasciando di sé l’eco delle favole sussurrate all’orecchio. I personaggi diventano creature di una favola “nera” che getta una luce grottesca su una certa provincia del Nord Italia, dove i rapporti umani appaiono falsati dalle frasi fatte, dalla disperazione di una sottocultura fondata sui soldi, da un maschilismo banale e violento. E così in scena si confondono continuamente la vita della guardiana con il riattraversamento dei fatti salienti della sua vita passata.

21/22/23 febbraio

SESTO JAZZ FESTIVAL

A cura della scuola di musica di Sesto Fiorentino e Music Pool

Il 21 e 23 febbraio presso il Teatro della Limonaia, il 22 febbraio a Villa Gerini

Sabato 22 febbraio, ore 21.00

L’ALTRO GIORNO

Di e con Eleonora Spezi e Matteo Salimbeni\Teatro Elettrodomestico

Testi di Pablo Noriega

Produzione Attodue con il sostegno di Nata Teatro, Diffusioni\Kanterstrasse, Il Lavoratorio, Teatro del Lavoro

Traduzione Matteo Salimbeni

Scena e pupazzi Eleonora Spezi

L’altro giorno è la traduzione teatrale di una serie di video d’animazione di Pablo Noriega, un artista argentino che disegna le avventure di un tizio a cui capitano cose incredibili: come svegliarsi un mattino e scoprire d’essere stato eletto Presidente della Repubblica. Accadimenti fantastici che ribaltano la realtà e che ci fanno osservare, con ironia, le assurdità della vita. L’altro giorno è uno spettacolo di figura per adulti dove due attori, seduti a un tavolo, si trovano in uno spazio domestico. Contro il logorìo della vita moderna non ci resta che arrenderci al fatto che tutto ciò che facciamo può avere delle conseguenze devastanti, che l’imprevisto è più prevedibile di noi, che morire dal ridere è un degno finale, ma che la fine comincerà sempre con l’altro giorno.

Sabato 29 febbraio 2020, ore 21,00

LA SIGNORA PIRANDELLO

Regia Paolo Biribò | Marco Toloni

Con Alessandra Bedino

Produzione Attodue

Testo di Alessandra Bedino

Voce off Marco Toloni

La Signora Pirandello nasce dal desiderio di affrontare alcuni temi cari allo scrittore come quello dell’identità, del doppio, della creazione poetica, del confine tra finzione e realtà in teatro. Il testo prende spunto da alcune novelle in cui Pirandello racconta in modo ironico il suo difficile rapporto con i signori Personaggi che, sempre scontenti, vogliono essere ascoltati per essere poi scritti o ri-scritti da lui. I tre personaggi femminili, contraddistinti da una maschera e da uno stile di recitazione ciascuno, perorano la propria causa in un immaginario dialogo con il Maestro/Regista/Creatore assoluto. Il destino dei personaggi però, bene o male, non è in loro potere, possono pregare o litigare con il Creatore ma non possono cambiare la sua Fantasia.

Sabato 7 marzo, ore 21.00

Domenica 8 marzo, ore 21.00

UNA STAGIONE ALL’INFERNO

prima assoluta

da Arthur Rimbaud

un progetto di e con Dimitri Milopulos

Associazione Culturale Teatro della Limonaia / Intercity Winter 2020

in collaborazione con Estate Fiorentina 2019 e con Florence Queer Festival

È il resoconto finale di un angelo caduto, di un peccatore, di un fuorilegge, di un poeta, di un nuovo Icaro. Di qualcuno che ha creduto di essere dispensato da ogni morale; di uno di noi; di un’anima. Un’anima che si ritrova sconfitta, ingannata, catapultata negli inferi, o meglio, ancora più in là dell’inferno e si domanda il perché!

Per affrontare la sua caduta dovrà ripercorrerla!

Per affrontare questa nuova realtà non prevista, dovrà compiere cosi il resoconto del suo inferno.

Sabato 14 marzo, ore 21.00

EPPUR RIMANE (un gioco serio)

di e con Teresa Fallai

musiche ed effetti sonori Vanni Cassori

Intercity Festival 2019 / Intercity Winter 2020

Eppur Rimane, è la parte finale di un percorso di ricerca che ha avuto inizio all’interno del Festival Intercity Oslo 2019. La parte finale di un viaggio, un percorso quasi in punta di piedi dentro il mondo poetico ricco e sfuggente, luminoso e oscuro di Jon Fosse, liberamente tratto dai sui drammi e integrato dalle poesie che frequentemente e sorprendentemente rievocano i contenuti delle opere stesse.

Domenica 15 marzo, ore 21.00

TALK &READING:

PIERVITTORIO TONDELLI E LA NEW WAVE A FIRENZE

I 40 anni di “Altri libertini” e della New Wave fiorentina.

Intercity Winter 2020

Un incontro per celebrare il quarantennale della New Wave a Firenze. Racconti di tutti quei protagonisti che hanno vissuto il Rinascimento Rock degli anni ottanta. Per l’occasione verrà presentato il nuovo libro di Bruno Casini “New Wave a Firenze.Anni in movimento” (Zona Editrice) e si parlerà del primo libro di Pier Vittorio Tondelli “Altri Libertini” edito da Feltrinelli e di quanto questo volume ancora oggi sia eccezionalmente autentico e contemporaneo.

Sabato 21 marzo, ore 21.00

Domenica 22 marzo, ore 21.00

DAL PROFONDO DEL MIO CUORE

da DE PROFUNDIS

di Oscar Wilde

adattamento, scene e regia Dimitri Milopulos

musiche originali Marco Baraldi

Associazione Culturale Teatro della Limonaia / Intercity Winter 2020

in collaborazione con Estate Fiorentina 2018 e con Florence Queer Festival

La lettera forse più lunga della storia, indirizzata a Bosie, nella quale il poeta attraversa la loro storia, attacca l’amante, se stesso, tira le somme, consiglia, rimpiange, si strazia, si libera. A queste pagine di letteratura è ispirato Dal profondo del mio cuore. L’idea è quella di entrare e spiare in punta di piedi l’intimità di un uomo nel momento della più grande delle sue sofferenze, quella dell’ amore “che non riesce a pronunciare il suo nome”, e della sconfitta nell’assordante isolamento della sua cella.

Sabato 28 marzo 2020, ore 21.00

LEONARDO. TRA CORPO E SOGNO

(Anteprima)

Progetto di azione performativa e video per il Magazzino del Sale

Fondazione Vedova.

Studio Azzurro / Company blu

Anteprima del progetto per un’azione performativa e video in omaggio al pensiero sistemico di Leonardo da Vinci.

L’operazione Leonardo. Traguardare l’uomo è nata per un’azione performativa e video nello spazio straordinario del Magazzino del Sale, restaurato da Renzo Piano per Fondazione Vedova.

La sceneggiatura e la coreografia prendono spunto dagli studi di Leonardo da Vinci sul corpo e sulla natura e mettono a tema due modelli di pensiero e due visioni del mondo. Da una parte, il paradigma della prospettiva, qui rappresentato dalla celeberrima immagine dell’Uomo Vitruviano; dall’altra, un paradigma che sta recentemente emergendo con urgenza globale: la possibilità̀ di tornare a vedere l’uomo come parte della natura e non come suo custode né dominatore.

Sabato 18 Aprile 2020, ore 21.00

CRYING OUT LOUD A DOLL’S HOUSE

di e con Paola Lattanzi

light-design Daniela Bestetti

mixaggio audio Andrea Linke

assistente Andrea Dore

produzione DANCEHAUSpiù

“Queste cose non avvennero mai ma sono sempre”. (Sallustio)

Non c’è la pretesa di rielaborare il dramma Borghese di Ibsen. Ho solo rubato Nora. Avevo

voglia di giocare con quel personaggio ribelle, moderna Antigone, che sceglie di escludersi,

sottrarsi. La casa, simbolo di un dentro dal quale scappare e dove rifugiarsi è metafora del corpo. Un corpo che nasconde e si nasconde, che straborda di memorie e brama di rinnovamento. Luogo di trasformazioni e di processi da tenere in equilibrio, la casa è lo spazio di energie da bilanciare.

“Tutto mi ricorda tutto. Solo quando vado tanto indietro e tanto dentro riesco a fare un passo

avanti e uscire”

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MUTAMENTI

di e con Isabella Giustina

Produzione Company Blu.

Con il contributo di MIBACT, Regione Toscana e con il sostegno del “Canada Council for the Arts”.

Il mutarsi nelle sue diverse e molteplici forme. Continuamente, istante per istante, dentro o fuori di noi qualcosa si modifica, dalle cellule del nostro corpo che si dividono e si riproducono, fino ai pianeti, agli asteroidi e alle comete che viaggiano nello spazio.

Mutamenti piccoli, grandi, volontari, involontari che accettiamo e da cui vogliamo sfuggire.

Una lacrima scende e diventa sorriso. Un seme si distrugge sbocciando in un germoglio. La materia nello scorrere del tempo, pian piano tutto modifica la propria forma.

Un istante si tuffa nel passato diventando ricordo. Un incontro è origine di una nuova storia. La vita, incessante, in perenne mutamento: nascita, crescita, invecchiamento. Felicità, sofferenza. Sorprese, illusioni, delusioni, doni e abbandoni.

Venerdì 1 maggio 2020, ore 21.00

HELD DEAR

Testi, coreografia e interpretazione Julyen Hamilton

costumi Carme Renalias

Nell’ambito di Fusioni Improv.fest 2019.

Company Blu, con il sostegno di MiBACT, Regione Toscana e Comune di Sesto Fiorentino.

Io produco la danza; la danza produce parole; le parole richiedono Poesia; io sono un personaggio.

L’informe spontaneità del lavoro del corpo per rivelare i dettagli della storia, del racconto in voce, danza e spazio. Julyen Hamilton – dopo aver realizzato oltre cento assolo, in oltre 40 anni di carriera… eccone un altro e, come sempre, collegato con e tratto dall’esperienza del presente.

Questo lavoro è stato precedentemente presentato in Francia, Belgio, Spagna e Russia.

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PIECE

Interpreti Julyen Hamilton, Charlotte Zerbey, Alessandro Certini, Elena Giannotti, Nicola Cisternino, Claudia Catarzi

musica dal vivo Silvia Bolognesi, Spartaco Cortesi, Charles Ferris, Piero Corso

Nell’ambito di Fusioni Improv.fest 2019.

Company Blu, con il sostegno di MiBACT, Regione Toscana e Comune di Sesto Fiorentino.

PIECE è una creazione dal vivo che, nel momento in cui avviene, lega il pensiero all’azione e l’azione al pensiero. Vari artisti in scena tendono a strutturare in forma narrativa e/o evocativa un discorso corale che, sia monologo, sia dialogo coincide con la performance stessa. In questo fare essi non sono guidati da uno schema prefissato, né dall’espressione liberatoria di sé. Procedono nella consapevolezza che un’azione pura e libera non esiste: sono sempre dovute limitazioni e scelte, in un continuo lavoro di costruzione e di decostruzione quindi, l’azione è così immediatamente fissata: “affermata” di solito, e non si può tornare indietro, non si può cambiare, né rifare. In questo procedere affilato, PIECE pone in scena ciò che – ognuno di noi, pure – si trova a gestire nel quotidiano: il dramma tra la norma e l’errore

Sabato 2 maggio 2020, ore 21.00

VON solo

Di e con Daniele Albanese

Disegno luci Alessio Guerra

Musica originale Luca Nasciuti

Tecnica Jan Ollieslagers

Assistenza Artistica Yele Canali

Promozione Francesca Divano

Coproduttori: Torinodanza festival / Fondazione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, CDC – Les Hivernales/Avignon, Halles de Schaerbeek con il sostegno di Garage 29/Bruxelles, Associazione Stalk/Parma.

Nell’ambito di Fusioni Improv.fest 2019.

Company Blu, con il sostegno di MiBACT, Regione Toscana e Comune di Sesto Fiorentino.

L’orizzonte degli eventi delimita in un buco nero una immaginaria superficie di spazio-tempo.

I punti che si trovano da una parte di questa superficie emettono segnali che possono ancora sfuggire al buco nero. I segnali dei punti che si trovano dall’altra parte non possono uscire e dunque non possono essere osservati. Questa zona immaginaria di confine e di passaggio tra ciò che è chiaro e leggibile e ciò che è oscuro e misterioso è la zona di indagine di VON solo.

Forze naturali, forze fisiche e forze politiche che mutano, distorcono e muovono il corpo del danzatore. Una riflessione sulla danza intesa come continua mutazione e trasformazione in rapporto con le forze che agiscono sul corpo e sullo spazio in una coreografia di movimento, luce e suono. Questo assolo fa parte di un lavoro più ampio con tre perfomrer in scena; è presentato sia separatamente sia come parte finale del lavoro complessivo. Si è sviluppato nella sua struttura finale come spettacolo indipendente nel Settembre 2017.

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PIECE

Interpreti Julyen Hamilton, Charlotte Zerbey, Alessandro Certini, Elena Giannotti, Nicola Cisternino, Claudia Catarzi

musica dal vivo Silvia Bolognesi, Spartaco Cortesi, Charles Ferris, Piero Corso

Nell’ambito di Fusioni Improv.fest 2019.

Company Blu, con il sostegno di MiBACT, Regione Toscana e Comune di Sesto Fiorentino.

Piece è una struttura aperta. Una performance istantanea di creazioni fisiche collettive. Ogni atto unico è sorprendente per la scena, per se stessi e per gli altri: artisti e pubblico.

Il lavoro attualizza con il movimento l’imprevedibile rapporto tra norma ed errore, singolo e gruppo, musica e danza, idee ed azioni in un dialogo tra innovazione, censure e rivelazioni del movimento.

LINEA-R [stagione teatrale
per ragazzi]

12 Gennaio 2020, ore 17,00

GNOMI – Gli Spiriti della felice terra

ideazione e coreografia Charlotte Zerbey e Alessandro Certini

interpreti Nicola Simone Cisternino e Sara Sguotti

partitura musicale Spartaco Cortesi, Charlotte Zerbey

disegno luci Vincenzo Alterini

Domenica 19 gennaio ore 17.00

POVERO RE!

Un po’ di tutte le favole più famose

Regia Simona Arrighi

Con Lucile Ducron e Matteo Nigi

Drammaturgia Alessandra Bedino

Musica e sound design Michelangelo Zorzit

Ideazione luci Brando Nencini

Domenica 26 gennaio ore 17,00

IL NOTTURNO CON BRIO

Regia di Laura Landi

Con Laura Landi e Margherita Fantoni

Sabato 01 febbraio ore 21.00

IL BURATTNO DI LEGNO, IL MUSICAL

Regia Francesco Vannini

Con Leonardo Mangiarotti, Romeo De Vidi, Valeria Bichicchi, Alessio Chiostri, Gianna Bagnoli, Patrizia Santoni, Devis Sparacino, Roberto Agosti, Camilla Scaravaglione, Stefania Bichicchi, Valter Chiostri, Stefano Pelagatti, Rita Corsini, Micaela Arachi, Federica Cuicchio, Alberto Maiola

Produzione Compagnia Teatrale “Oltre le mura”

Domenica 9 febbraio ore 17.00

BRUNO LO ZOZZO

Scritto da Andrea Bruni e Simone Frasca

Regia Andrea Bruni

Con Andrea Bruni, Alessia De Rosa, Chiara Barcaroli, Veronica Natali, Alessandro Bindi, Francesco Renzoni

Produzione Zera teatro

25 Aprile 2020, ore 16:00

IL GATTO CON GLI STIVALI

Compagnia Simona Bucci

Coreografia Roberto Lori

Interpretazione Fabio Bacaloni e Roberto Lori

Luci Gabriele Termine

Costumi Simona Bucci

teatro_amato [TEatro e
territorio]

Sabato 11 gennaio ore 21.00

IN ASSENZA

Regia Andrea Bruni

Con Alice Capozza, Elisa Missaggia, Sandra Balsimelli, Alessia De Rosa

Produzione Associazione culturale Zera

Venerdi 24 gennaio ore 21.00

Sabato 25 gennaio ore 17.00

I MANFANI

Regia Aldo Toccafondi

Con Aldo Toccafondi, Antonella Vignali, Silvia De Marni, Maurizio Rigotti, Ilaria Rita Piccolo, Annamaria Meola, Davide Pradal, giovanna Gori, Stefano Lazzazzara, Sergio Paolini, Renata Mazzoni, Alessandro Salvestrini, Peluche

Produzione La Compagnia Il Burlettone

Sabato 01 febbraio ore 21.00

IL BURATTNO DI LEGNO, IL MUSICAL

Regia Francesco Vannini

Con Leonardo Mangiarotti, Romeo De Vidi, Valeria Bichicchi, Alessio Chiostri, Gianna Bagnoli, Patrizia Santoni, Devis Sparacino, Roberto Agosti, Camilla Scaravaglione, Stefania Bichicchi, Valter Chiostri, Stefano Pelagatti, Rita Corsini, Micaela Arachi, Federica Cuicchio, Alberto Maiola

Produzione Compagnia Teatrale “Oltre le mura”

Venerdi 07 febbraio ore 21.00

Sabato 08 febbraio ore 17.00

TANTO C’HO I CERTIFICATO

Autrice Lorella Ballini

Regia Sabrina Bonaiuti

Con Beatrice Generini, Sabrina Bonaiuti, Benedetta Magnolfi, Patrizia Bonci, Marco Balducci, Alessandro Gelli, Leonardo Bonaiuti, Enrico Magnolfi, Pamela Bonaiuti

Produzione Compagnia I Buffallegri

T.R.A.M TEATRO LIMONAIA

Via Gramsci 426- Sesto Fiorentino

www.teatrolimonaia.it

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