treno cisterna (1)

Trasporti: sicurezza del trasporto merci sulle linee ferroviarie

L’assessore Stefano Baccelli ha risposto ai consiglieri Massimiliano Riccardo Baldini ed Elena Meini

 L’incidente ferroviario dello scorso 3 febbraio, quando un treno trasportante Gpl è stato interessato da un principio di incendio, ha portato i consiglieri Massimiliano Riccardo Baldini ed Elena Meini, ad interrogare l’esecutivo regionale sul trasporto merci sulle linee ferroviarie, con particolare riferimento al passaggio dei carri cisterna nei centri abitati.

Nell’atto gli interroganti hanno richiesto al Presidente e alla Giunta regionale di conoscere le informazioni che il governo toscano abbia ricevuto da Rfi circa la dinamica dell’incidente e se è a conoscenza del report elaborato lo scorso anno dall’Agenzia ferroviaria Era in riferimento a casi analoghi e in che modo questi elementi possano essere considerati utili al fine di scongiurare il ripetersi di analoghi episodi.

L’assessore Stefano Baccelli, nella risposta, ha fatto riferimento alla nota trasmessagli dall’amministratore delegato e direttore generale di Rfi Vera Fiorani, con la quale – rispetto alla prima questione posta nell’interrogazione – la dirigente specifica che il treno in oggetto venne immediatamente fermato nella stazione di Viareggio a seguito della segnalazione del dispositivo di rilevamento temperatore boccole (Rtb), ubicato tra le stazioni di Torre del Lago e Viareggio; precisando che sulla infrastruttura ferroviaria gestita da Rfi, al fine di rilevare tempestivamente eventuali surriscaldamenti, sono stati installati sulle rotaie appositi dispositivi per la misurazione della temperatura, e che in caso di superamento dei prefissati valori di soglia, il treno viene fermato per le necessarie verifiche da parte del personale addetto. Nel pomeriggio del 3 febbraio, come sottolineato, successe questo. Nella nota, infine, si specifica che all’arrivo del treno nella stazione di Viareggio, notando un principio di incendio sul primo carro, venivano prontamente attivate le procedure previste dal piano generale di emergenza di stazione, che prevedono anche l’avviso ai Vigili del fuoco, i quali, giungendo sul luogo quando il principio di incendio era già stato spento, provvedevano al raffreddamento del veicolo interessato.

In merito alle altre questioni poste dall’interrogazione, Baccelli ha sottolineato come nel febbraio del 2022 l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa), abbia emanato le nuove procedure per il controllo del rischio e come la Regione Toscana miri a rafforzare la cooperazione tra gli operatori, e quindi a sollevare la soglia di attenzione di tutto il sistema. Per quanto riguarda infine le richieste se gli elementi di approfondimento relativi ai fatti accaduti a Viareggio il 3 febbraio 2023 possano essere utili per scongiurare, in futuro, analoghi incidenti, Baccelli ha concluso che la Regione ha ritenuto di richiedere ad Ansfisa e alla direzione generale del Ministero uno specifico chiarimento.

Ringraziando l’assessore per la risposta approfondita, il consigliere Massimiliano Riccardo Baldini ha sottolineato come su tale tematica l’attenzione debba essere costante e come l’atteggiamento di Rfi non possa invece definirsi soddisfacente. L’episodio del 3 febbraio, come sottolineato dal consigliere, ha naturalmente riportato alla memoria la tragedia di Viareggio del 2009, che attende ancora oggi definitiva giustizia. Il mio gruppo continuerà ad avere un’attenzione particolare su questo tema, siamo in contatto con il Ministro Matteo Salvini, che è in attesa di incontrare i familiari delle vittime. Lavorare per la sicurezza dei cittadini è per noi la principale priorità, ha concluso.

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