Trattato di Granada pone termine alla Reconquista

Il 25 Novembre 1491 il trattato di Granada segna la capitolazione del Sultanato di Granada ai sovrani Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, ponendo fine non solo alla guerra tra essi e il sultanato che andava avanti da dieci anni, ma alla Reconquista cristiana della penisola iberica iniziata otto secoli prima.

L’arrivo dell’Islam nella penisola iberica risale alla conquista musulmana da parte degli Omayyadi di al-Andalus ai danni dei Visigoti avvenne nel 711. Con la Battaglia del Guadalete, i musulmani avevano conquistato gran parte della Penisola iberica nel giro di cinque anni. La Reconquista si può far iniziare dalla prima ribellione di Pelagio, nel 718.

Le battaglie contro i musulmani non impedirono ai regni cristiani di combattersi l’un l’altro o di allearsi con i sovrani musulmani che pure erano in guerra o inimicizia fra loro. Ad esempio, i primi re di Navarra erano familiari dei Banu Qasi di Tudela mentre Emiri e Califfi omayyadi di al-Andalus (e, successivamente, altri sovrani dei Reinos de Taifas) ebbero spesso mogli o madri nate cristiane. D’altro canto, secondo la fede islamica, era proibito il contrario, ovvero le donne musulmane non potevano sposare uomini cristiani. Anche campioni cristiani come forse anche El Cid vennero assunti da signori musulmani della Taifa per combattere contro i loro vicini.

Negli ultimi anni di al-Andalus, la Castiglia aveva la potenza militare necessaria a conquistare i resti del Sultanato di Granada, ma i re preferirono incassare i tributi imposti ai musulmani (parias), dal momento che il commercio granadino con il Vicino Oriente islamico e il Maghreb era ancora florido e i parias erano il principale mezzo con cui incassare il prezioso oro africano, che poi si diffondeva nell’Europa medioevale, strutturalmente a corto di tale metallo prezioso.

Nell’Alto Medioevo, la lotta contro i musulmani in Spagna fu collegata alla lotta dell’intera Cristianità contro l’assalto islamico. Gli ordini militari come l’Ordine di Santiago, l’Ordine di Montesa e l’Ordine Militare di Calatrava, vennero fondati e chiamati a svolgere la loro attività militare nella Penisola iberica. I Papi chiamarono i cavalieri d’Europa alle crociate nella Penisola, tanto che navarresi, castigliani e aragonesi si riunirono nella colossale e vittoriosa Battaglia di Las Navas de Tolosa (1212).

I grandi territori concessi in premio agli ordini militari e ai nobili furono alle origini del latifondismo nell’odierna Andalusia ed Estremadura.

Il trattato di Granada che pose di fatto fine alla Reconquista dispose una breve tregua al conflitto, seguita dallo scioglimento, nel gennaio del 1492, del Sultanato di Granada e la sua incorporazione territoriale nei territori soggetti alla sovranità dei monarchi cattolici di Spagna. Il trattato garantiva una serie di diritti alla popolazione musulmana, inclusa la tolleranza religiosa ed un trattamento corretto, in cambio della resa. Il decreto di Alhambra, del marzo del 1492, revocò questi diritti, avviando un lungo periodo di persecuzioni religiose.

Immagine d’apertura: la Resa di Granada in un dipinto di Francisco Pradilla

Bibliografia e fonti varie

  1. Early Modern Spain: A Documentary History, ed. Jon Cowans, (University of Pennsylvania Press, 2003), 15.
  2.  Carr, Matthew (2009). Blood and Faith: The Purging of Muslim Spain. New Press. pp. 51–57. ISBN 978-1-59558-361-1.
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