Treni guasti che rallentano tutti gli altri, una trentina di inconvenienti ferroviari in tutto nel volgere di trenta giorni, 5 passaggi a livello fuori uso due dei quali per atti vandalici, 1 suicidio, 1 black out che ha interessato l’importante nodo di Firenze.
Tradotti in pratica, questi e altri numeri sono storie di quotidiani disagi sulle linee ferroviarie toscane e sui tratti d’alta velocità che collegano Firenze all’Italia settentrionale e a Roma. Guasti, ritardi e problemi di singoli treni riguardano soltanto una parte dei viaggiatori, pendolari e no. Altri guai si ripercuotono, in fasce orarie imprevedibili, su tutti. Alle attese più o meno lunghe in stazione, corrispondono situazioni peggiori, a cominciare dai convogli talora costretti a fermarsi strada facendo e senza ovviamente possibilità, per i passeggeri, di scendere.
I problemi non derivano sempre dalla condizione della rete ferroviaria e da chi se ne occupa. Anzi, spesso e volentieri i tecnici e i responsabili delle linee son costretti a riversarsi in massa per risolvere incovenienti provocati da terzi. Senza contare che il lavoro quotidiano di chi opera sulle ferrovie non è poco.
Dalle segnalazioni che Rete ferroviaria italiana (Rfi) mette online in tempo reale, o quasi, ricaviamo il quadro completo dei problemi più rilevanti che hanno interessato, dall’1 al 30 novembre, ferrovie e passeggeri toscani.
Aggiornarsi sulle eventuali situazioni critiche e seguirne l’evoluzione e possibile sul canale Infomobilità, accessibile sia dal sito di Trenitalia che da quello di Rfi, dove vengono riportati i problemi alla circolazione dei treni in tutta Italia. Toscana compresa.
Intanto, pubblichiamo il grafico con l’esito del nostro primo quesito posto ai lettori a proposito del trasporto ferroviario in Toscana. In settimana, pubblicheremo il secondo.