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Turismo: Marras, modificare testo unico per soddisfare nuove esigenze

L’assessore regionale in commissione Sviluppo agricolo e rurale ha illustrato le modalità di revisione della legge 86/2016. La presidente della commissione Ilaria Bugetti: “Necessario arrivare non solo ai grandi attrattori ma a tutta quella parte di Toscana diffusa meno conosciuta

di Benedetta Bernocchi, 23 maggio 2023

Firenze – “Occorre reimpostare la legge regionale 86/2016 per venire incontro alle nuove esigenze dell’orientamento turistico” e “pensare anche ad incentivi pubblici per soddisfare l’adeguamento del sistema produttivo legato al turismo”. Così l’assessore regionale al Turismo Leonardo Marras questa mattina, in commissione regionale Sviluppo economico e rurale, guidata dalla presiedente Ilaria Bugetti, ha fatto il punto sullo stato di attuazione della legge sul sistema turistico e sulle modalità di revisione del “Testo unico del sistema turistico regionale”. 

Dopo aver inquadrato il posizionamento strategico della Regione e informato la commissione sulle attività svolte e quelle in evoluzione, Marras ha affrontato le volontà di indirizzo per l’adeguamento del testo unico. Dopo la scossa pandemica che ha fortemente penalizzato il sistema turistico, Marras ha detto “siamo in ripresa, già nel 2021 si è registrato un +36,6% per gli arrivi internazionali, soprattutto europei ed americani, una condizione che si è accresciuta nel 2022” anche se ancora “siamo distanti di un 8% rispetto ai livelli del 2019”.

Alcuni numeri sul turismo resi noti dall’assessore: “In Toscana, il turismo vale 10,5 miliardi di consumi con 48milioni di presenze ufficiali. La nostra regione è la dodicesima per presenze tra quelle europee” e ancora, “tra le regioni turisticamente sviluppate, la Toscana è seconda solo alla Lombardia”. “L’attrattività della regione è dovuta all’eterogeneità dei prodotti turistici, alla possibilità di fare esperienze diverse a breve distanza” e “l’agriturismo è stato l’elemento innovativo e trainante degli ultimi 20 anni”. Marras ha sottolineato che sta nascendo una nuova domanda legata al mutamento degli interessi dei turisti, che mirano a vivere in contesti di armonia e rigenerazione, a contatto con la natura e in un ambiente sociale autentico e per questo “si sono rafforzate le destinazioni legate alle strutture ricettive di lusso, all’aria aperta, al turismo esperenziale”.  Toscana promozione turistica, come ricordato da Marras, “lavora sui prodotti turistici omogenei e interagisce con territori e operatori sui verticali turistici come l’aria aperta, le città d’arte, i borghi, si occupa di tutta la promozione offline” e offre “un’attività di servizio per le imprese. Dall’altro lato, Fondazione sistema toscana si occupa, invece, di piattaforme come di “visittuscany.com, il secondo portale turistico italiano con un totale di utenti pari a 11,8milioni” oltreché del presidio e della promozione digitale. 

Tra le riflessioni da fare nella legge, secondo Marras occorre domandarsi se il nostro sistema sia adeguato e in linea con la nuova domanda turistica, se il modello di governance attuato nel 2016 che derivava da una fase di assestamento della riforma delle province sia ancora attuale, che tipo di evoluzione c’è stato nel testo unico riguardo al digitale e poi un occhio alle potenzialità delle imprese turistiche ancora non gestite in forma imprenditoriale. E ancora, occorre “pensare a come integrare l’offerta turistica con l’educazione turistica” e “ragionare su quali flessibilità possiamo attribuire all’immobile legato alla struttura ricettiva per rispondere a nuove domande come l’uso degli spazi per un lavoro agile, a distanza o per lunghi periodi di permanenza”.

La presidente Bugetti ha sottolineato da un lato l’importanza “dell’investimento pubblico per aiutare le imprese a partire, quindi l’utilizzo dei fondi strutturali” e dall’altro “la necessità di una grande revisione delle professionalità e della formazione nel mondo del turismo”. “E’ fondamentale – ha concluso la presidente – arrivare non solo ai grandi attrattori ma a tutta quella parte di Toscana diffusa, a quelle zone meno conosciute ormai da molti anni nell’attenzione di Toscana promozione”.  

La consigliera Anna Paris ha chiesto un intervento per le grandi città d’arte rivolto ad un turismo più di qualità. Il vicepresidente della commissione Mario Puppa ha ribadito come l’interesse del turista si sia spostato verso alcuni elementi come il contatto con la natura e un rapporto con le comunità locali. “L’accelerazione verso questo turismo – ha detto Puppa – ha mostrato però l’impreparazione della Toscana diffusa” e “oggi dobbiamo educare quei territori ad un’accoglienza corretta sia rispetto alle strutture per un adeguamento funzionale per standard e servizi, sia per qualificare operatori e professioni”. Secondo Puppa, poi, occorre un’attività di regia che organizzi e promuova “i cammini, i pellegrinaggi, il turismo lento” come ad esempio “la Via Mandelli che unisce Modena a Massa, percorsa da molti turisti ma dove non ci sono né servizi né opportunità”.  La consigliera Elisa Tozzi, ospite della commissione, ha parlato del fenomeno dell’over turism, secondo lei da approfondire, della carta dei diritti del turista (di ciò che si aspetta in termini di servizi) e del costo del turista sul territorio. Anche Irene Galletti ha parlato dell’over turism, della vivibilità delle città d’arte per i residenti e del turista che non solo produce economia ma anche costi. Galletti ha sottolineato l’importanza della “qualità del turismo e delle sue professionalità, figure che occorre riconoscere e pagare con una giusta ed equa retribuzione”. Andrea Pieroni si è soffermato sulla necessità di rivedere la governance della legge e “credo – ha detto – che affidare ai Comuni capoluogo la titolarità di capofila degli ambiti turistici sia in contrasto con il lavoro che stiamo facendo sulla Toscana diffusa”.  Elena Meini ha lanciato un appello affinché l’assessore torni in commissione per discutere su Fidi Toscana e ha ribadito che “occorrerebbe un lavoro sinergico e di condivisione tra Toscana promozione e Sviluppo toscana”. 

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