Un budino con il tartufo bianco delle Crete Senesi

tutto pronto per la Festa del Tartufo Bianco di san Giovanni d’Asso

Firenze – Il “diamante bianco” ha varcato le porte di palazzo del Pegaso, per la presentazione della trentaseiesima edizione della Mostra Mercato del Tartufo delle crete a san Giovanni d’Asso, uno degli eventi più antichi, a livello nazionale, tra quelli dedicati a questo fungo ipogeo.

A presentare l’evento in conferenza stampa sono stati il presidente e il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e Stefano Scaramelli.

“Questa perla della nostra regione ci permette non solo di poter apprezzare una prelibatezza, ma anche di trasmettere la nostra idea di Toscana, ovvero di un territorio dove tutti sono impegnati a far crescere, maturare e far conoscere frutti di eccellenza, in questo caso il tartufo bianco, nostro vero segno distintivo grazie alla collaborazione di tutti: tartufai, comune, Pro loco, appassionati, cittadine e cittadini impegnati non solo nei giorni della festa, ma per l’intero anno”. Così il presidente dell’Assemblea toscana, Mazzeo, che ha ringraziato Scaramelli per la “consuetudine” di questo momento di incontro.

“Siamo orgogliosi di presentare una iniziativa così importante, il diamante bianco di san Giovanni d’Asso, che si sposa e si unisce con il Brunello di Montalcino, formando un unicum nel contesto non solo toscano ma anche nazionale”, ha sottolineato il vicepresidente, che si è soffermato sull’importanza di promuovere e difendere una peculiarità del territorio, che va ben oltre i confini geografici. 

Quasi quattro decenni dedicati al tartufo bianco delle colline senesi, che dividono il Chianti dalla Val d’Orcia; e quest’anno l’appuntamento è nei weekend 12-13 e 19-20 novembre, per una festa ricca di proposte, tra paesaggi inconsueti della campagna senese e prodotti tipici del territorio.

Nel vivo della mostra mercato sono entrati Angelo Cosseddu, presidente Municipalità di San Giovanni d’Asso; Sergio Pinarello, consigliere Associazione Tartufai Senesi; Pietro Beligni, direttore artistico della festa.

“Partiamo alla grande con la trentaseiesima edizione, non solo con il tartufo che è il principe della mostra mercato, ma anche con tutti gli altri prodotti del territorio”, ha sottolineato Cosseddu. Una “iniziativa bellissima e particolare, con tartufi a km 0, quindi trovati in zona dai nostri tartufai, e con un diamante che va col calendario lunare, e che si farà cogliere a partire dal 10 novembre”, come ricordato da Pinarello. Intanto tutto è pronto per l’edizione 2022, “per avvicinare intenditori e appassionati, ma anche famiglie e ragazzi, invitandoli ad apprezzare profumi, sapori e gusti”, ha affermato Beligni, giovane direttore artistico.

Solo alcune anticipazioni.  La festa si terrà in un piccolo borgo medievale, che circonda il castello di San Giovanni d’Asso, dove nei sotterranei c’è il primo museo italiano dedicato al tartufo, per vivere l’esperienza sensoriale e imparare a riconoscerne gli aromi sprigionati. I tartufi bianchi vengono esclusivamente trovati dai tartufai affiliati all’associazione provinciale e il sabato sera (12 e 19 novembre) il salone del castello diventerà la location di cene di gala con affermati chef stellati.

Attorno al “damante bianco” si terranno appuntamenti per tutti i gusti, dallo “Square Food”, stand gastronomici delle eccellenze locali dove pranzare e cenare a km 0, alla “Cerca del tartufo” insieme ai tartufai senesi e ai loro cani. E per chi, invece, volesse vivere esperienze di altra epoca, non mancherà un antico treno a vapore che, partendo da Grosseto e da Siena, condurrà attraverso una ferrovia non più in servizio fino al Castello di San Giovanni. E’ il famoso “Treno Natura”, ideale per scoprire insoliti paesaggi della campagna senese.

Molte saranno le occasioni per conoscere il territorio e i suoi prodotti tipici, lungo il borgo, con degustazioni e vendita di formaggi pecorini a latte crudo, insaccati, carni di Chianina e Cinta Senese, olio Evo, vino della Doc Orcia e, dopo la fusione con Montalcino, anche sua maestà il Brunello.

Infine, non mancheranno visite ad aziende agricole, al Museo del Tartufo, cantine, frantoi e caseifici, trekking fra boschi e campagne, stand gastronomici (in particolare quello curato dalla Pro Loco con le ricette autentiche delle massaie di San Giovanni) e una rete di ristoranti specializzati che propongono piatti e menù, con protagonista il Diamante Bianco, accompagnato da tutti i prodotti tipici locali.

Sul sito https://www.tartufodisangiovannidasso.it/e sulla pagina Facebook tutte le informazioni e il programma completo della manifestazione.

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