Per non inguaiare la moglie che lo aveva accoltellato, ha cercato di medicarsi da solo come in altre occasioni. Alla fine si è però visto costretto a fuggire a casa della madre e a farsi soccorrere. È scattata così la richiesta d’intervento dell’ambulanza e della polizia. È successo a Cremona. L’uomo, un sessantenne, è stato trasportato in elisoccorso a Brescia mentre la donna, sua coetanea, è finita in carcere con l’accusa di tentato omicidio.
Squadra mobile e Volanti della Questura di Cremona hanno appurato che da qualche tempo le liti fra marito italiano e moglie bielorussa erano frequenti e che all’origine del gesto c’erano futili motivi di gelosia. Dall’ennesima discussione, durata ore, la donna era passata alle vie di fatto, colpendo il coniuge alla regione lombare, con un coltello da cucina di grosse dimensioni.
Resosi conto della gravità della situazione e dell’impossibilità di automedicarsi, come verosimilmente avvenuto in altre occasioni, l’uomo ha raggiunto l’abitazione della madre dove ha ricevuto i primi soccorsi da parte del personale medico che, constatata la gravità della ferita, ha chiesto il trasporto del ferito in elisoccorso agli Ospedali Civici di Brescia.
Sulla scena del delitto sono invece intervenuti gli investigatori e personale della polizia scientifica per i rilievi e la raccolta dei reperti.
Nell’appartamento erano ancora visibili i segni del delitto, sebbene la donna avesse tentato di rimuovere le tracce del delitto prima dell’arrivo della polizia.
La vita di coppia, come gli investigatori hanno accertato, era da tempo caratterizzata da forti conflittualità, culminata sovente in atteggiamenti aggressivi da parte della moglie. Gli elementi raccolti hanno permesso di ricostruire un corposo quadro accusatorio confronti della donna che, peraltro in evidente stato di ebrezza, è stata portata negli uffici della Squadra mobile e, terminate le incombenze di rito, trasferita in stato di arresto presso la casa di reclusione di Verziano.