in una notte di fine agosto

In una notte di fine agosto

Era da tempo immemore che la spazzatura veniva gettata in quella vallata dalle altissime pareti perpendicolari, arida e vastissima, ad alcuni chilometri dalla città.

Inizialmente era sembrato che mai si sarebbe colmata, ma così non era stato. L’immondizia aveva raggiunto i bordi, per poi formare una collina sempre più alta e maleodorante.

 Vi erano sempre dei gabbiani in cerca di nutrimento, oltre a dei topi ed altri animali selvatici o randagi.

Qualcuno sosteneva che era iniziato un processo di fermentazione, sul fondo della vallata. Le piogge ed il peso stesso dei rifiuti avevano fatto compattare sempre di più i rifiuti, dando origine a delle reazioni chimiche delle quali nessuno si curava. Contava solamente avere un luogo nel quale gettare quanto non serviva più, qualunque cosa fosse, senza curarsi d’altro. Importava unicamente avere il proprio appartamento pulito ed in ordine.

Alessandro Corsi

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