La Toscana si è classificata nel 2021 all’ 8° posto tra le Regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare, scalando una posizione rispetto al 2020.
Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2021” – strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire – realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti.
Il Welfare Italia Index viene presentato analiticamente all’interno del Rapporto Annuale del Think Tank “Welfare, Italia”, disponibile sul sito di Welfare Italia.
Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input[1], ovvero indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output1, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).
Dall’analisi dei singoli parametri emerge che la Toscana si posiziona al 6° posto per quanto riguarda la spesa sanitaria pubblica (2.188 euro pro-capite a fronte di una mediana italiana di 2.114 euro) e al 9° posto per quanto riguarda quella privata (564 euro contro una mediana italiana di 480 euro).
Eccelle invece il sistema sanitario toscano da un punto di vista qualitativo: la Regione conquista il 1° posto per l’efficacia, l’efficienza e l’appropriatezza dell’offerta sanitaria, superando la Provincia Autonoma di Trento. La Toscana si trova al 4° posto, subito ai piedi del podio, per quanto riguarda lo stato di salute della popolazione.
Nell’area della previdenza, sia gli indicatori di spesa che quelli qualitativi collocano la regione in linea con il dato nazionale. Tuttavia, la Toscana risulta 14° sui contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza in % del PIL regionale (pari al 12,7%, in linea con il valore mediano italiano del 13%), 5° invece per quanto riguarda il contributo medio in forme pensionistiche integrative.
La regione ottiene buoni risultati relativamente all’incidenza della povertà relativa familiare, area in cui è 6° in classifica, con un dato del 5,9% rispetto ad un dato nazionale del 6,9%. È invece al 4° posto per quanto riguarda i posti in asili nido autorizzati, con 32,6 posti ogni 100 bambini di 0-2 anni (valore mediano nazionale di 26,8 posti).
Leggermente superiore al dato nazionale (18%) è quello della dispersione scolastica regionale pari a circa il 20% sul totale degli studenti di scuola secondaria di secondo grado, che mette la Toscana in 13° posizione, anche se la spesa pubblica per istruzione e formazione è in linea con il valore nazionale (3,3% del PIL regionale impegnato in spese per istruzione e formazione collocandosi all’11° posto).
Buono il posizionamento della regione per quanto riguarda la percentuale di cittadini inattivi sulla popolazione in età lavorativa con più di 34 anni che, pari al 41% (sul valore mediano nazionale del 44%), pone la Toscana al 5° posto.
Nota 1 – I 22 Key Performance Indicator
Indicatori di risorse, pubbliche e private, allocate nella regione (indicatori di input)
Area sanitaria
- spesa sanitaria pubblica pro-capite: ammontare allocato a una singola Regione tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale (in euro pro-capite)
- spesa sanitaria privata pro-capite: comprensiva delle due componenti di spesa intermediata e di spesa out-of-pocket sostenuta dalle famiglie residenti nel territorio regionale; (in euro pro-capite)
Area politiche sociali
- spesa in interventi e servizi sociali pro capite: spesa in conto corrente impegnata dai Comuni delle diverse Regioni per l’erogazione dei sevizi socio-assistenziali (sono comprese spese in immobili, personale, attrezzature, costi di affidamento a terzi, ecc.); (in euro pro-capite)
- spesa in Reddito e Pensione di Cittadinanza sul totale della popolazione regionale: come derivanti dal database ad hoc di INPS; risorse annue in euro per ogni cittadino
- beneficiari di sussidi di disoccupazione NASPI -Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (individui beneficiari sul totale della popolazione attiva della Regione);
Area previdenza
- spesa previdenziale su totale della popolazione anziana (over-65); assegno medio mensile sul totale degli over 65
- contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza (Percentuale sul totale di PIL regionale);
- contributo medio a forme di previdenza integrative (importo medio in euro versato per ogni sottoscrittore)
Area educazione e formazione
- spesa pubblica per consumi finali legati a istruzione e formazione (percentuale sul totale del PIL regionale);
- spesa media regionale per utente che usufruisce di asili nido (euro per bambino frequentante)
Indicatori strutturali di welfare (indicatori di output):
Area sanitaria
- Meridiano Sanità Index (area “Stato di salute della popolazione”): valuta i risultati del sistema sanitario in termini di salute della popolazione attraverso un set di indicatori che comprende aspettativa di vita, mortalità, fattori di rischio per la salute degli adulti e dei bambini, tasso di prevalenza standardizzato per patologie croniche ad alto impatto e comorbidità; (indice sintetico di più indicatore)
- Meridiano Sanità Index (area “Efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria”): valuta indicatori di appropriatezza di prescrizioni, prestazioni e ricoveri, che rappresentano anche delle proxy dell’efficienza organizzativa delle cure territoriali, indicatori di efficacia delle cure, un indicatore sulla degenza media in ospedale, la durata delle liste di attesa ed infine i livelli di immigrazione sanitaria per ciascuna Regione; (indice sintetico di più indicatore)
Area politiche sociali
- Tasso di disoccupazione a livello regionale (percentuale su popolazione over 15 anni);
- Percentuale di NEET (Not in Education, Employment or Training), (percentuale delle persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione sul totale della popolazione di giovani della medesima fascia d’età della Regione);
- Cittadini inattivi (percentuale sul totale della popolazione con più di 34 anni);
- Part-time femminile involontario (lavoratrici con orario ridotto che dichiarano di avere accettato un lavoro part-time in assenza di opportunità di lavoro a tempo pieno) in quanto indicatore dell’esclusione delle donne nel mercato del lavoro; (tasso di part-time involontario tra occupati di 15 anni e oltre su 100 occupati part-time);
- Percentuale di famiglie in povertà relativa sul totale delle famiglie regionali;
- Social housing: numero alloggi popolari a livello regionale registrato all’interno del Sistema Integrato di Fondi Immobiliari (FIA), così come rendicontato da Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr (numero di alloggi ogni 100mila abitanti della regione);
Area previdenza
- Numero di pensionati ogni 100 abitanti;
- Partecipazione a forme pensionistiche complementari: percentuale di lavoratori che hanno sottoscritto una forma previdenziale complementare di secondo o terzo pilastro (fondi negoziali, fondi aperti o Piani Individuali Pensionistici);
Area educazione e formazione
- Tasso di dispersione scolastica (percentuale di studenti – sul totale degli studenti di scuola secondaria di secondo grado – che non riescono a raggiungere il titolo di studio o che non hanno le competenze previste dal titolo formale);
- Posti disponibili negli asili nido autorizzati ogni 100 bambini della Regione tra 0 e 2 anni. (posti ogni 100 bambini 0-2 anni)
La classifica completa 2021 del Welfare Italia Index:
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