Il 16 giugno 1963 Valentina Tereškova viene lanciata a bordo del Vostok 6 per una missione nello spazio di 3 giorni, diventando la prima donna nello spazio della storia umana.
Valentina Vladimirovna Tereškova, cosmonauta e politica russa, è nata a Bol’šoe Maslennikovo, nei pressi di Jaroslavl’ sul fiume Volga, in una famiglia bielorussa, era figlia di un carrista caduto durante la Seconda guerra mondiale. Da giovane lavorava in una fabbrica produttrice di pneumatici e successivamente in un’azienda produttrice di filo da cucito. Per sette anni ha svolto la professione di sarta e stiratrice all’interno di quest’azienda. Oltre al lavoro ha frequentato corsi serali per diventare tecnica, diploma che conseguì nel 1960. Già a partire dal 1955 Tereškova divenne un’appassionata paracadutista. Grande ammiratrice di Jurij Gagarin, si candidò più volte per frequentare la scuola per aspiranti cosmonauti. Nel 1962 riuscì a partecipare all’esame di assunzione per il primo gruppo di donne cosmonaute. Superato l’esame insieme ad altre quattro candidate, iniziò il suo addestramento.
A bordo di Vostok 6, Valentina Tereškova il 16 giugno 1963 venne lanciata dal cosmodromo di Bajkonur per la missione Vostok 6, una missione nello spazio durata quasi tre giorni interi. La missione effettuò 49 orbite terrestri.
La missione, un volo congiunto con Vostok 5, era stata originariamente concepita come una missione congiunta con due Vostok che trasportavano ciascuno un cosmonauta donna, ma questo è cambiato poiché il programma Vostok ha subito dei tagli.
Le coordinate del sito di atterraggio di Vostok 6 sono 53.209375 ° N 80,80395° E, 200 km (120 miglia) a ovest di Barnaul, Altai, Russia e 7 km (4,3 miglia) a sud di Baevo, e 650 km (400 miglia) a nord-est di Karagandy, Kazakistan . Nel sito, in un piccolo parco a lato della strada, c’è una statua di Tereshkova, con le braccia tese, in cima a una colonna curva.[6]
La capsula è ora in mostra al Museo RKK Energia di Korolyov (vicino a Mosca). Da settembre 2015 ha fatto parte dei contenuti della mostra “Cosmonauts” al Science Museum di Londra. La mostra presentava molti oggetti iconici del programma spaziale sovietico.
Quale comandante di una navicella spaziale scelse il nomignolo di Чайка (Čajka, “gabbiano“) per i collegamenti via radio. Il 19 giugno Tereškova atterrò nelle vicinanze di Novosibirsk, dove venne accolta e calorosamente festeggiata dalla folla. Pochi giorni dopo le venne conferita a Mosca un’alta onorificenza, cioè il titolo di Pilota-cosmonauta dell’Unione Sovietica.
A partire dal 1966 è stata deputata nel Soviet Supremo dell’URSS, per poi entrare nel 2011 al parlamento della Federazione Russa come deputato del partito “Russia Unita“, il partito di Vladimir Putin.
Immagine d’apertura: Valentina Tereshkova in una foto del 1969
Bibliografia e fonti varie
- Feldman, Heather. Valentina Tereshkova: The First Woman in Space. New York, NY: PowerKids Press, 2003.
- Lothian, A. (Antonella). Valentina : first woman in space : conversations with A. Lothian. Edinburgh: Pentland Press, 1993. https://search.library.wisc.edu/catalog/999725807902121.