Sempre più competenti, sempre più specializzati. Questo richiede il mondo del lavoro. Ma secondo uno studio del World Economic Forum, il 65% dei bambini che oggi sono alla scuola elementare, da grande farà un lavoro che attualmente non esiste.
E quindi, come possiamo noi, oggi, comprendere il mondo che sta cambiando? Dai nuovi assetti geopolitici all’intelligenza artificiale, dalle sfide della convivenza alla biologia sintetica, dalla cultura underground alle blockchain, dalle dinamiche neotribali emergenti agli algoritmi dei social network. Non possiamo essere esperti di tutto, ma possiamo raffinare le nostre categorie di pensiero, imparare a pensare fuori dal coro, ad essere analitici e critici, ma allo stesso tempo creativi. Questa è la chiave per il futuro, qualunque esso sia: il pensiero creativo.
L’Università Niccolò Cusano di Roma è passata dalla teoria ai fatti e ha trasformato questa intuizione nel Master universitario di I livello in “Pensiero creativo”, al quale si accede con una laurea triennale, che è il primo e unico in Italia.
Lo scorso anno a Yale, una delle più prestigiose università americane, aveva fatto scalpore un “Corso sulla felicità” che era risultato il più frequentato nella storia dell’ateneo. E così alla Cusano hanno compreso che la necessità di offrire agli studenti un percorso versatile e interdisciplinare, che li aiutasse ad aprire la mente, fosse una necessità in questo periodo storico.
«Il rischio delle università è quello di creare studenti omologati» afferma la professoressa Maria Paola Pagnini, docente di Geopolitica e responsabile della didattica dell’ateneo romano, che ha fortemente voluto questo master «per questo motivo crediamo che sia importante aprire gli orizzonti dei ragazzi, mostrando loro diversi punti di vista sul mondo, attivando competenze trasversali che stanno alla base della consapevolezza di essere cittadini di un mondo complesso. E queste competenze si possono innestare su molti tipi di studi accademici, valgono per gli umanisti e per gli scienziati. La loro utilità è trasversale».
Quali sono le competenze che questo master insegna, per stimolare e sviluppare il pensiero creativo? Sono dieci: pensare, scrivere, parlare, creare, interpretare, viaggiare, ragionare scientificamente, essere empatici, avere visione, cambiare.
Dieci parole, ma che sono 10 attitudini fondamentali per poter mettere (o rimettere) in moto il nostro pensiero in modo autonomo, originale, critico, creativo.
Ad ogni parola è dedicato un modulo del master, tenuto da un docente diverso, per formazione e per modo di guardare al problema: dalle lezioni più filosofiche sul ragionamento logico a quelle di comunicazione, scrittura e public speaking, sul flusso di informazione nel quale viviamo immersi, dallo sguardo dello scienziato sui grandi problemi del mondo fino all’approccio del musicista sul processo di interpretazione. E ancora lo psicologo che racconta la creatività attraverso esempi di vite di uomini creativi (Gutenberg, San Francesco o l’atleta Fosbury), lo stratega politico che affronta il tema dell’empatia come capacità di coagulare consenso e comprendere il sentimento di un gruppo, il giornalista che racconta i nuovi stili di viaggio e riflette su come cambia il concetto di incontro e apertura all’altro, lo psicanalista che affronta le nostre resistenze al cambiamento, l’imprenditore italiano che ha fatto fortuna in USA e racconta i fallimenti che lo hanno portato dove oggi è.
Insomma, 90 ore di teoria e pratica, riflessione ed esperienza, trasversalità e capacità di stupire: questi sono gli ingredienti del master in Pensiero Creativo, che – come sottolineano gli organizzatori – non è un master che prepara a una specifica attività lavorativa, ma è un master utilissimo per qualsiasi attività lavorativa.
Le iscrizioni sono possibili sempre, tutto l’anno, e le lezioni sono disponibili 24 ore su 24 sulla piattaforma dell’Università Cusano. Tutte le informazioni si trovano sul sito dell’ateneo (www.unicusano.it) e per iscriversi al master :www.unicusano.it/master/pensiero-creativo-le-dieci-competenze-irrinunciabili.
I docent sonop Guido Bosticco (docente di scrittura creativa all’Università di Pavia, giornalista, imprenditore culturale); Andrea Bocconi (scrittore, psicoterapeuta, schermidore); Gianni Mimmo (compositore, musicista, produttore); Claudio Visentin(docente di Cultural History of Tourism all’Università della Svizzera italiana, fondatore della Scuola del Viaggio, maestro di scacchi); Matteo Rini (físico, editore e scrittore per l’American Physical Society, manager musicale e culturale); Giovanni B. Magnoli Bocchi (consulente politico, dirigente pubblico, esperto di comunicazione); Andrea Panigada (ricercatore hi-tech; imprenditore, vespista); Pietro Pontremoli (psicanalista, formatore aziendale, biker).