Stop ai bagagli a mano a meno che non entrino sotto il sedile di fronte. Ecco l’arma formidabile partorita, al via di una stagione turistica a dir poco compromessa, per contrastare il coronavirus. Niente zaini o altro nelle cappelliere degli aerei col risultato, per inciso, che chi vorrà prendere un volo low cost viaggerà senza bagaglio o spenderà di più. E c’è da giurare che non sarà un viaggiatore facoltoso.
La novità è confermata, prevista da una nota del ministero della Salute che l’Enac ha trasmesso alle compagnie aeree. Nota che conferma le condizioni necessarie per derogare all’obbligo di distanziamento indicate nell’allegato 15 del Dpcm dell’11 giugno scorso. Per quanto concerne il bagaglio a mano, ai passeggeri è consentito di portare a bordo solo bagagli di dimensioni tali da essere posizionati sotto il sedile di fronte al posto assegnato. Per ragioni sanitarie non è consentito a nessun titolo l’utilizzo delle cappelliere. Secondo quanto spiegano fonti dell’aeronautica, l’applicazione di queste misure è imminente, il tempo necessario per consentire ai vettori di adeguarsi alle nuove disposizioni.
«La decisione di vietare da domani il bagaglio a mano su tutti i voli operati in Italia è l’ennesima dimostrazione di come la tecnocrazia partorisca decisioni cervellotiche che hanno il solo effetto di disincentivare gli spostamenti ed il turismo – ha detto il senatore della Lega Gian Marco Centinaio, già ministro del turismo – Forse nelle stanze dove queste indicazioni vengono individuate non arriva il grido di dolore di chi con il turismo vive, di chi possiede un hotel, un b&b, un ristorante, un piccolo frammento di quella formidabile filiera che era la nostra industria turistica. Ripartire in sicurezza non significa demonizzare, non significa imporre “no” e divieti: significa bilanciare le esigenze sanitarie con tutte quelle libertà che debbono essere salvaguardate. Servono indicazioni e rassicurazioni, non censure e proibizionismo».
I bagagli sotto il sedile si potranno in ogni caso mettere. Poi, come sempre, vedremo quali modi e quali tariffe applicheranno i vettori.
Inoltre, per quanto riguarda la misurazione della temperatura, il controllo deve essere effettuato prima dell’accesso all’aeromobile (se la temperatura supera i 37,5° deve essere vietato l’accesso a bordo). Non è, pertanto, necessario un ulteriore controllo come prima indicato se il passeggero è stato sottoposto alla misurazione all’ingresso dell’aerostazione e comunque prima dell’imbarco. Per quanto riguarda la autocertificazione da parte del passeggero che attesti di non aver avuto contatti stretti con persone affette da patologia Covid 19 negli ultimi due giorni, prima dell’insorgenza dei sintomi e fino a 14 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi e l’impegno del passeggero a comunicare, al fine della tracciabilità dei contatti, al vettore e alla Autorità sanitaria territoriale competente, l’insorgenza di sintomatologia Covid 19 comparsa entro 8 giorni dallo sbarco dall’aeromobile, è stato fornito dal Ministero della salute il modello che deve essere compilato dal passeggero – preferibilmente in modalità elettronica – e consegnato al vettore prima della partenza. L’obbligo di distanziamento, si ricorda nella nota, deve essere rispettato da tutti i vettori a prescindere dalla nazionalità e che tutte le condizioni per derogare al distanziamento devono sussistere contemporaneamente. Ove anche una sola delle predette condizioni non sia osservata, il distanziamento deve essere mantenuto.