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Visita al carcere di Sollicciano

Le dichiarazioni in video

https://youtu.be/-WsmhyHZJNk

https://youtu.be/wtX754o-QeY

Garante dei diritti dei detenuti, Difensora civica e presidente della commissione Pari opportunità, hanno insieme toccato con mano quale sia la condizione delle donne detenute, per poter fare un “lavoro corale sul piano istituzionale”

di Paola Scuffi

Focus sulla condizione delle donne nel carcere di Sollicciano, grazie ad una visita ieri pomeriggio, 7 giugno, di tre istituzioni della Regione Toscana: Giuseppe Fanfani, Garante dei diritti dei detenuti; Lucia Annibali, Difensora civica; Francesca Basanieri, presidente della commissione Pari Opportunità.

Come sottolineato da Annibali: “Penso sia stato un pomeriggio positivo anche perché tre importanti istituzioni di questo territorio, la commissione regionale Pari Opportunità, il Garante dei diritti dei detenuti e l’ufficio del Difensore civico si sono uniti per cercare di approfondire, di verificare quelle che sono le condizioni delle donne detenute, quindi per cercare di andare ad esplorare anche nuovi terreni”. “E’ stato un confronto sicuramente emozionante, le visite in carcere ci interrogano sempre nel profondo, ci mettono di fronte a storie di sofferenza, e sarà nostro compito quello di unire forze, esperienze, pensieri e riflessioni per provare a dare il nostro contributo – ha concluso la Difensora civica – per vedere di offrire a queste persone più possibilità; questo era lo scopo della nostra visita: cercare di fare un lavoro corale su un piano istituzionale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la presidente della commissione regionale Pari Opportunità Francesca Basanieri: “La visita è stata molto emozionante, siamo andate al Carcere di Sollicciano in particolare per comprendere la situazione delle donne e soprattutto delle madri, perché non faremmo il nostro lavoro di commissione Pari opportunità se non cercassimo di aiutare tutte le donne, specialmente quelle che sono in difficoltà, che sono in carcere, per cercare di portare loro più diritti”. “Ci siamo rese conto della loro situazione, ci hanno raccontato che cosa fanno durante la giornata e ci hanno fatto richieste sia per la vita in carcere che per la loro vita futura – ha sottolineato la presidente – insieme poi al Garante dei Detenuti e alla Difensora civica costruiremo dei progetti proprio per aiutarle in questo senso”.

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