Quali e quante sono le facce della città di Prato, i suoi segni particolari, le sembianze che assume in base alla stagione, agli eventi o all’umore? Ce lo mostra I volti di Prato, l’esposizione in programma al Museo del tessuto fino al 12 dicembre.
La collezione comprende cento scatti selezionati tra gli oltre millecinquecento realizzati durante la scorsa estate nell’ambito di un concorso lanciato su Instagram, il social network dedicato alla fotografia, dall’associazione Divisore 70, promotrice dell’identità pratese, insieme alla community degli instagramers di Prato.
Le immagini prescelte mostrano le molteplici personalità della città, l’aspetto tradizionale e quello contemporaneo, i monumenti, i paesaggi, le persone comuni e quelle note, solleticando l’orgoglio dei pratesi e al tempo stesso raccontandola a chi viene da fuori.
I proventi ricavati dalla vendita del catalogo saranno interamente devoluti all’Associazione italiana persone Down di Prato.
Il Museo del Tessuto è il più grande centro culturale dedicato alla valorizzazione dell’arte e della produzione tessile antica e contemporanea in Italia. Rappresenta la memoria storica e culturale del distretto di Prato, che fin dal Medioevo si identifica con la produzione di stoffe.
Nato nel 1975 all’interno dell’Istituto tecnico industriale tessile Buzzi grazie a una prima donazione di circa 600 antichi frammenti tessili, con tempo è cresciuto attraverso il contributo di ex allievi e istituzioni. Dopo alcuni anni di permanenza all’interno del Palazzo comunale, dal 2003 occupa gli spazi restaurati della ex fabbrica Campolmi, preziosa testimonianza di archeologia industriale.
Annalisa Sichi