La battaglia dei Giovani Democraticə diventa un ordine del giorno in consiglio comunale
PRATO, 13 febbraio 2024 – In Italia sono circa cinque milioni le persone che ad ogni tornata elettorale sono lontane dal proprio comune di residenza per motivi di studio, lavoro o cura. Donne e uomini che in occasione delle elezioni europee, delle politiche o delle consultazioni referendarie non possono di fatto esprimersi nelle urne se non a costo di importanti e costosi spostamenti. La campagna ‘Voto dove vivo’ è stata lanciata per colmare questo vuoto e per permettere a tutti i fuori sede di esercitare il diritto di voto in occasione di tutte le consultazioni nazionali ed europee.
“La proposta ‘Voto dove vivo’ è ferma in Senato da mesi, mesi di un grave e volontario immobilismo. Che adesso le forze di governo si stiano svegliando e stiano predisponendo un emendamento per permettere agli studenti di votare è positivo, sempre che questo vada realmente in porto. Non possiamo però essere completamente soddisfatti, si parla solo di una toppa rispetto alla proposta iniziale, non viene citato chi si trova fuori sede per motivi di lavoro o cura escludendo così dalle europee milioni di aventi diritto. Il disinteresse che la destra ha dimostrato su questo argomento è totale”, afferma Stefano Ciapini, responsabile tavolo attualità dei Giovani Democraticə di Prato.
Proprio in questi giorni, recependo la battaglia che i GD stanno portando avanti, i consiglieri di maggioranza di Prato hanno depositato in Consiglio comunale un ordine del giorno che chiede all’amministrazione di avviare un’azione di sensibilizzazione nei confronti dei parlamentari locali e di farsi parte attiva presso i presidenti del Senato e della Camera e presso il governo affinché la PdL venga inserita all’ordine del giorno dei lavori, con l’obiettivo che sia in vigore in occasione del prossimo appuntamento elettorale del giugno 2024.
“Come Giovani Democraticə abbiamo sposato da subito la campagna ‘Voto dove vivo’ e ci siamo fatti portavoce di questa battaglia presso i consiglieri comunali di maggioranza. Nei prossimi giorni anche Prato si unirà a tante altre città che da tempo chiedono una risposta chiara ai fuori sede che vogliono esercitare il diritto di voto. Non possiamo rimandare, si parla di democrazia; a chiederlo sono milioni di persone che non possono vedersi negato un proprio diritto fondamentale”, dichiara Niccolò Ghelardini, segretario Giovani Democraticə di Prato.
“Un grande ringraziamento a Prato, che si unisce così alle più di 100 amministrazioni locali che negli ultimi anni hanno approvato atti chiedendo ai vari governi di intervenire al più presto con una legge per il voto fuori sede. A pochi mesi dalle elezioni europee bisogna insistere, anche nelle amministrazioni locali e regionali, per far capire l’urgenza del tema anche a chi oggi mostra ancora resistenze”, aggiunge Thomas Osborn, fondatore e promotore Comitato Nazionale ‘Voto dove vivo’.