Coppia di sposi in un prato

Wedding tourism in Tuscany, sposarsi è un piacere

Quasi 2.000 eventi in un anno per un fatturato stimato di oltre 107 milioni di euro: sono i numeri del wedding tourism, il turismo dei matrimoni degli stranieri, in Toscana nel 2014, resi noti dall’indagine “Destination Weddings in Tuscany” del Centro Studi Turistici di Firenze.
L’indagine, la prima realizzata per la Toscana, è stata presentata oggi in un convegno organizzato da CST Firenze in collaborazione con Toscana Promozione, nello splendido scenario di Villa La Vedetta sulle colline di piazzale Michelangelo a Firenze, al quale sono intervenuti rappresentati della politica, degli enti locali e operatori del settore.
Un’occasione per fare il punto sul fenomeno del wedding tourism in Toscana e non solo.

Sposa«Il mondo del turismo è in continua evoluzione e per essere sempre ai primi posti è necessario lavorare con anticipo su quei segmenti d’offerta che, in prospettiva futura, offrono il maggior ritorno sull’investimento iniziale – spiega Alberto Peruzzini, dirigente del settore turismo di Toscana promozione – Da qui l’idea di puntare su un segmento che vede la Toscana già ben posizionata ma che ha bisogno di quella spinta in più per poter uscire dalla nicchia».

Ogni giorno, nel mondo, si celebrano circa 115 milioni di matrimoni che, complessivamente, generano 6 milioni di viaggi (Fonte: ICOHT 2013). I flussi turistici legati ai matrimoni non sono annoverati nelle statistiche Eurostat sul turismo e solo recentemente se ne comincia a parlare negli studi generali sul turismo nazionale o internazionale. Si tratta, però, di un fenomeno in costante aumento.
Le stime emerse dall’ultima assemblea della International Conference on Hospitality & Tourism Management, parlano di un incremento del +75% dal 2007 al 2012: «Per fare un esempio concreto – prosegue Alberto Peruzzini – basti pensare che solo negli Stati Uniti si celebrano 2 milioni di matrimoni all’anno, di cui 500mila vengono organizzati all’estero. L’Italia potrebbe intercettarne almeno il 10%, con un enorme beneficio anche per tutto l’indotto».

Una delle “mode” più in voga negli ultimi anni è quella di convolare a nozze all’estero e, quindi, puntare sui matrimoni significa lavorare su un segmento turistico che, potenzialmente, interessa strutture ricettive e indotto. Potenzialità che il matrimonio indiano celebrato lo scorso anno a Firenze hanno ben messo in evidenza: 700 ospiti, 5 alberghi in esclusiva, 35 parrucchieri, 60 fioristi, 200 mezzi riservati e un budget complessivo di 8 milioni di euro.

«Gli ultimi dieci anni hanno visto l’esplosione del fenomeno in Toscana e in questo senso i numeri dello studio lo confermano – spiega Gianfranco Lorenzo, direttore ricerca del Centro Studi Turistici – Nel 2014 il fatturato stimato è di 107,6 milioni di euro, con ben 1.963 matrimoni di coppie di stranieri che hanno scelto come scenario una località della Toscana e che hanno generato 94.134 arrivi e ben 405.246 presenze».

Il wedding tourism in Tuscany (Toscana, ovviamente) coinvolge circa 2800 operatori del settore a cominciare dagli wedding planner, molti dei quali con sede in altre regioni d’Italia o addirittura in paesi esteri.
Il “classico” matrimonio delle coppie straniere in Toscana è quella celebrato in villa, in estate, con rito simbolico e con una media di 48 invitati. Nel 2014 il comune più richiesto per le cerimonie è stato Firenze, seguito da Fiesole, Castelnuovo Berardenga, Certaldo e Greve in Chianti.

Sposi danzano«Parlare della bellezza dei paesaggi, del patrimonio storico-artistico, delle città d’arte è una banalità pensando alla Toscana – conclude Alessandro Tortelli, direttore scientifico del Centro Studi Turistici – Riflettere invece su un fenomeno che è scaturito da questi attributi come quello del destination wedding è un po’ meno scontato, soprattutto per chi non ne conosce le caratteristiche. Parliamo di persone che scelgono la nostra regione come scenario per il loro giorno più bello e memorabile, ma anche di un mercato che spesso si inserisce nel segmento luxury e che muove un indotto fatto di location e di una miriade di fornitori».

Al convegno sono intervenuti tra gli altri, Sara Nocentini, Assessore al Turismo della Regione Toscana, Giovanni Bettarini, Assessore al Turismo del Comune di Firenze, Anna Ravoni, Sindaco di Fiesole, Fabrizio Nepi, Sindaco di Castelnuovo Berardenga, Giacomo Cucini, Sindaco di Certaldo, Carlotta Ferrari, Direttore Firenze Convention Bureau, Anna Montanaro, Lunargento, Gianluca Prianti, Progetto Rete Wedding della Toscana.

DW in Tuscany: i dati principali della ricerca
Secondo i dati riportati in “Destination Weddings in Tuscany”, nel 2014 sono stati 1.963 i matrimoni di coppie straniere in Toscana: un fenomeno che ha generato 94.134 arrivi e ben 405.246 presenze, con una media di 48 invitati ad evento. La spesa media di ogni evento è stata di € 54.836, per un fatturato totale stimato di € 107,6 milioni.

Le coppie sono arrivate in prevalenza dal Regno Unito (39,7% per 43,6 milioni di euro stimati), seguito da Usa (15,4% per 12,1 milioni), Australia (6,8% per 6,7 milioni euro), Olanda (4,3%), Germania (3,8%), Irlanda (3,6%), Canada (3,3%), Norvegia (3%), Brasile (2,6%), e Russia (2,4%).

Per le celebrazioni dei matrimoni i comuni più richiesti in assoluto vedono Firenze al primo posto con il 14,1%, seguita da Fiesole 9,1%, Castelnuovo Berardenga 7,2%, Certaldo 5,5%, Greve in Chianti 5,2%.
In tutta la Toscana gli operatori coinvolti sono circa 2800, tra cui 400 fotografi e 325 Wedding Planner.
Le locations per le cerimonie sono state circa 600: ha prevalso il matrimonio in villa (41,2%) seguito da agriturismo (20,1%), castello (15,6%), luxury hotel (14,9%) e Comune (4,9%).

Il rito è stato per lo più simbolico (39,6%), seguito dal civile (31,8%) e da quello religioso (28,6%).
La ricerca ha preso in considerazione anche le principali province della Toscana: Firenze, Siena, Arezzo, Pisa e Lucca.

La provincia più gettonata è stata Firenze, che ha intercettato il 50% del mercato con un fatturato stimato di 55,2 milioni di euro. Gli arrivi sono stati 47.161 mentre le presenze hanno toccato le 206.565 unità. I matrimoni si sono svolti per la maggior parte nel comune di Firenze, seguito da Fiesole e Certaldo: di questi ben il 67,1% è stato organizzato da wedding planner. L’evento tipo è stato il matrimonio in villa (40,2%), in estate (59,7%) e con rito simbolico (41,9%).

Siena è stata la seconda provincia più richiesta per il 23,8% del mercato e un fatturato stimato di 22,4 milioni di euro. 22.216 gli arrivi e 98.859 i pernottamenti collegati al fenomeno. I comuni con il più alto numero di celebrazioni sono stati Castelnuovo Berardenga, Pienza e Chiusdino. L’evento tipo è stato il matrimonio in villa (38,8%) in estate (67,6%) e con rito simbolico (39,1%).

Arezzo ha rappresentato l’8,8% della quota di mercato con un fatturato stimato in 8,9 milioni di euro. Gli arrivi sono stati 8.566 per 36.749 presenze. I comuni più ricercati sono stati Cortona, Loro Ciuffenna e Bucine. L’evento tipo è stato il matrimonio in agriturismo (43,5%) in estate (59,6%) e con rito simbolico (41,7%).

Pisa ha conquistato il 7,1% del mercato con un fatturato stimato di 6,9 milioni di euro. Qui gli arrivi sono stati 6401 per 27.653 presenze. Le località più richieste sono state Volterra, San Miniato e Palaia. L’evento tipo è stato il matrimonio in villa (61,3%) in estate (60,9%) con rito civile (55,2%).

Infine la provincia di Lucca con il 6,1% del mercato e un fatturato di 6,4 milioni di euro. Il wedding tourism ha determinato 5.648 arrivi e 23.722 pernottamenti. I comuni più richiesti sono stati Lucca, Barga e Borgo a Mozzano. L’evento tipo è stato il matrimonio in villa (65,2%), in estate (75%) e con rito simbolico (42,9%).

Wedding tourism in Tuscany

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